Secondo l’ultimo Global Travel Intentions Study di Visa, la carta di pagamento è lo strumento più diffuso quando si viaggia all’estero con l’89% dei viaggiatori che utilizza la stessa carta che usa in Italia
Il digitale, che passione! Lo sanno bene i turisti italiani. Già perché il 42% di questi usa lo smartphone per pagare quando viaggia all’estero, la metà (55%) ha cercato opzioni di viaggio più sostenibili durante l’ultima vacanza. Emerge questo dall’ultimo Global Travel Intentions Study pubblicato da Visa per mettere in luce come è cambiato il modo di viaggiare dopo la pandemia. Ma anche quali sono i trend emergenti, le nuove abitudini di pagamento, l’impatto dei costi in crescita e i nuovi segmenti di viaggiatori. Lo studio evidenzia preferenze, esigenze e abitudini dei viaggiatori italiani all’estero dell’ultimo anno e le loro intenzioni nei prossimi 12 mesi. Il risultato? I turisti italiani sono sempre più digitali.
Metodologia della ricerca Visa
Lo studio Global Travel Intentions 2023 è stato effettuato su un campione di 40.000 intervistati in 37 mercati in tutto il mondo, tra cui l’Italia, coinvolgendo coloro che hanno viaggiato all’estero per il tempo libero nell’ultimo anno e intendono viaggiare nel loro tempo libero nei prossimi 12 mesi. In particolare, il campione di italiani coinvolti è di 1.127. La ricerca si è svolta tra aprile e giugno 2023.
Italiani abitudinari: ecco perché
Lo studio rivela anche che gli italiani all’estero sono fedeli alle loro abitudini: l’89% ha utilizzato la stessa carta per i pagamenti quotidiani durante il viaggio, indicando come motivazioni principali la sicurezza e l’accettazione nei negozi. Un’altra importante tendenza emersa dalla ricerca è la crescente consapevolezza ambientale dei viaggiatori italiani: il 55% degli intervistati ha cercato attivamente opzioni di viaggio più sostenibili per quanto riguarda l’alloggio (27%), la mobilità (25%), il comportamento di acquisto (24%) e i voli con minori emissioni di carbonio (24%).
“Gli italiani sono sempre più digitali e attenti all’ambiente, anche quando viaggiano all’estero”, commenta Stefano Stoppani, Country Manager di Visa in Italia. In Visa, siamo impegnati nel contribuire attivamente ad una crescita sostenibile e inclusiva. Come player chiave del commercio globale, abbiamo l’opportunità di collaborare con clienti e partner in tutto il mondo per integrare la sostenibilità nell’ecosistema dei pagamenti e sostenere le scelte dei titolari di carta e delle imprese. Dal turismo alla mobilità urbana, dall’economia circolare all’impatto ambientale: continuiamo a sfruttare la nostra rete per accelerare il commercio sostenibile. Quale parte integrante di tale impegno abbiamo anche aiutato 8 milioni di PMI in Europa a digitalizzarsi e supportato numerose città, tra cui Roma, Milano, Venezia, Lisbona e Madrid, a trasformare i sistemi di trasporto pubblico, fornendo soluzioni di pagamento digitale semplici, comode e sicure, rendendo le città più vivibili e consentendo ai viaggiatori scelte più sostenibili.”
In generale, la ripresa del turismo è guidata in particolare dalla Generazione Z che viaggia più spesso della media dei viaggiatori (+27%), con l’avventura come motivo principale, insieme ai viaggiatori altospendenti che hanno effettuato il 23% in più di viaggi di piacere rispetto alla media, con lo shopping come ragione prevalente.
Cinque viaggi in media nell’ultimo anno
Nell’ultimo anno, gli italiani hanno effettuato in media cinque viaggi; le principali destinazioni sono state Francia, Spagna e Regno Unito, con 7 giorni di permanenza media (oltre 8 giorni nel caso della GenZ), mentre agosto/settembre e dicembre si confermano i periodi più ricercati per il turismo all’estero. E per i prossimi 12 mesi, il numero medio di viaggi già pianificati è di circa 5.
Infine, la flessibilità si conferma come la caratteristica distintiva ereditata dal periodo pandemico: il 65% degli italiani preferisce il viaggio fai-da-te piuttosto che i pacchetti turistici, in quanto offre una maggiore autonomia e un maggiore controllo nell’organizzazione in caso di cambiamenti dell’ultimo minuto. E proprio a proposito di cambiamenti dell’ultimo minuto, 4 viaggiatori su 10 sono disposti a pagare un prezzo più alto per godere di una maggiore flessibilità in caso di modifiche ai propri piani.
© Riproduzione riservata