C’erano una volta gli anni della grande partecipazione politica. Dell’impegno, li chiamavano così. Tra gli Anni ’60 e ’70 sembrava impossibile non partecipare alla “cosa” pubblica. Poi, gli Anni ’80 hanno visto l’affacciarsi del “pensiero debole” e un sempre maggiore affievolirsi dell’interesse. Un atteggiamento che ha finito col riflettersi anche sul nostro stesso desiderio di politica.
Il paradosso degli italiani: più distanti dalla politica ma sempre informati
Ma minore impegno diretto non significa meno interesse. Noi italiani sembriamo – per certi versi – “affamati” di informazione sull’argomento politica. È quanto emerge dal Rapporto Istat La partecipazione politica in Italia secondo cui quasi 16 milioni di persone (15.800.000 per l’esattezza) ricorrono a testate web o Social Network per cercare informazioni sull’argomento.
Il primo dato che salta all’occhio è “dove” avviene la ricerca di queste notizie. Avviene soprattutto all’interno dei Social che battono ormai i giornali online fra gli under 34. Una tendenza che però comincia ad estendersi anche fra i più anziani.
Anche tra gli over 54 infatti l’utilizzo dei Social come unico canale di informazione è cresciuto. È triplicato passando dal 5,6 al 15,1%. Si è andato invece raddoppiando tra i 35-54enni, salendo dall’8,9 al 18,9%. Tuttavia, come vedremo, l’avanzata dei Social non è indistintamente rapida anche tra i senior. Tutt’altro.
Giornali cartacei giù, sopravvive la Tv, spopolano i Social
Utilizzata dall’89,2% di chi cerca informazione, la Tv sembra mantenere il sua appeal. Non si può dire la stessa cosa della carta stampata, sempre meno considerata. La crisi di quest’ultima è anche legata al ricorso esclusivo dei Social Network per informarsi. Dal 2014 al 2019 è salito dal 9,5 al 19,8%. Contemporaneamente è calata la fruizione della stampa on line dell’8%, scesa dal 41,1 al 33,1%.
L’età conta, anche nell’informazione politica
Ma il Rapporto Istat svela un altro aspetto. Nella ricerca di informazione politica on line ci sono peculiari differenze tra generazioni.
Mentre nella fascia di età tra i 14 e i 34 anni, il 24,9% si informa solo tramite i Social Network, il 21,2% ricorre solo a giornali, news e riviste on line e il 17,8% utilizza entrambi i canali, con il crescere dell’età sale anche la quota di coloro che si informano solo mediante giornali, news e riviste on line. Ad esempio sono il 35,4% tra i 35-54enni. Ma salgono al 43,1% tra i 55enni e oltre.
Di pari passo scende il numero di chi fa solo ricorso ai Social Network. Sono il 18,9% dei 35-54enni e il 15,1% dei 55enni e più. Ad impiegare entrambi i canali di informazione web sono il 12% delle persone tra i 35 e i 54 anni e l’8% circa degli over 54.
Il digital divide tocca anche l’interesse politico dei senior? Forse
I dati del Rapporto sembrano far propendere per un maggiore partecipazione dei giovani alla politica. Il 70% dei 14-24enni infatti si informa di politica almeno una volta a settimana anche tramite Internet. La quota scende sotto al 20% tra gli over 65.
Ma in realtà potrebbe trattarsi di un riflesso del Digital Divide che viviamo nel nostro Paese. Potrebbe infatti essere il risultato di una maggiore familiarità con il web a indurre i primi ad informarsi di più di politica rispetto ai secondi. Un aspetto che troverebbe conferma anche nel divario di genere presente in tutte le fasce di età, ad eccezione di quella dei giovani adulti (25-34 anni), molta vicina alla fascia 14-24 anni.
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