Rispetto ai senior di trenta anni fa gli over 65 di oggi, in Italia e nel mondo, possono vantare un maggiore livello di scolarità. Hanno una certa indipendenza economica e la percezione di avere ancora “molto da fare” in famiglia e in società.
La tecnologia è ben presente nelle loro vite e al loro servizio. La cultura e l’adozione degli strumenti tecnologici restano però ancora parziali. Infatti, tra gli over 65 italiani solo uno su tre è connesso, mentre tra gli over 75 lo è solo uno su dieci.
Sono però in rapida crescita e probabilmente, proprio grazie ai senior, il mercato italiano delle tecnologie assumerà dimensioni importanti. Già si potrebbe provare a fare qualche ipotesi sulle tendenze dei prossimi anni, partendo dall’ultimo Rapporto di Poste Italiane sulla Silver Economy.
Quanti saranno i senior connessi alla rete in futuro
Oggi, in Italia, gli over 65 sono circa 14 milioni. Un numero destinato a salire a 16,2 milioni entro il 2030. Dal momento che la crescita di persone collegate a Internet è trasversale all’età – come dimostrerebbero anche una ricerca del Pew Institute e i dati Istat 2014 e 2018 -, anche i senior continueranno ad aumentare il loro accesso ai servizi in Rete.
Nel 2017 ad accedervi era solo l’8,8% tra gli over 75, il 30,8% tra i 65-74enni e il 56% tra 60-64enni. L’incremento più forte è avvenuto nella fascia 60-64 anni con un +19,6% rispetto al 2014. Nello stesso periodo, la fascia 65-75 anni è cresciuta di circa il 12% e nella fascia over 75 si è osservato un ulteriore 5,3% di persone connesse.
Attualmente la percentuale di popolazione 55-60 anni che usa internet supera il 60%. Motivo per cui, in pochi anni, si potrebbe anche ipotizzare una diffusione su vasta scala dei cosiddetti Personal Assistants e un crescente sviluppo dell’Internet of Things (IoT) e del 5G.
È assai probabile perciò che gli utilizzatori di internet aumentino anche tra i milioni di over 65 italiani. Si potrebbe pensare a percentuali di utilizzo pari almeno al 40%: nel giro di qualche anno tra i 5 e i 6 milioni di over 65 sarebbero connessi e in grado di usufruire dei servizi collegati alla Rete.
Personal assistant, wearable technology & robot: cosa preferiscono i senior?
In questi settori purtroppo non ci sono dati elaborati che riguardano in specifico il nostro Paese. Tuttavia, si possono considerare alcuni indicatori globali provenienti da fornitori di servizi e istituti di ricerca. Ad esempio, guardando agli Assistenti Vocali e agli smart speakers più noti, negli Stati Uniti solo nel 2018 sono stati venduti 66,4 milioni di apparecchi. Una cifra considerevole se si calcola che, in totale, sono circa 133 milioni gli apparecchi installati, e quasi tutti venduti negli ultimi tre anni: pari al 51,9% della popolazione adulta americana secondo i dati di Voicebot.
Gli over 60 che oggi utilizzano gli Assistenti Vocali tramite smart speaker costituiscono il 20% della popolazione americana. Ma Voicebot riporta anche un secondo dato, molto interessante. Gli utenti di tutte le fasce di età, che accedono almeno quotidianamente ad un Assistente Vocale, hanno comportamenti similari e quasi un utente su due dei senior (il 46,6%) utilizza ogni giorno i servizi offerti.
Il vero ostacolo alla diffusione degli smart speaker, quindi, non sembra essere il loro impiego, ma riuscire a farli entrare nelle case degli utenti. Solo la semplicità d’uso potrà essere la chiave di volta che ne incrementerà l’adozione. Tuttavia, per il rapporto Digital Assistant and Voice AI-Capable Device Forecast 2016–21 pubblicato nel 2017 da Ovum, società di consulenza sulle tecnologie, già nel 2021 ci saranno più assistenti vocali che persone (7,6 miliardi nel mondo).
In futuro, ancora più promettente per i senior, sembra essere il comparto globale della wearable technology. Cresce costantemente dal 2016 e, solo nel 2018, l’aumento complessivo delle vendite degli smartwatch è stato del 67% rispetto all’anno precedente.
I robot “domestici” al contrario sembrano fare ancora un po’ più di fatica nell’affermarsi. Oltre che un cambiamento in fatto di consumi, richiedono infatti uno sforzo di accettazione culturale. La loro diffusione, comunque, è prevedibile: una stima riportata da Loup Ventures e riferita agli Usa per l’utilizzo domestico, ipotizza una dimensione del mercato di circa 4 miliardi di dollari per il 2025.
Anche in questo caso, l’incremento della fascia over 65 tra i fruitori di queste tecnologie nei Paesi occidentali e in quelli orientali come il Giappone, è una doppia opportunità per i senior e per il mercato. In futuro per i senior sarà un modo per semplificare il lungo periodo di vita attiva a cui vanno incontro. Per il mercato, se metterà a punto servizi utili, di semplice usi e dal costo accessibile.
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