Sono tante le immagini del Campionato Europeo che rimarranno impresse nella mente degli italiani, perché ci hanno fatto toccare il cielo con un dito. Una, in particolare, ha fatto emozionare tutti: il bellissimo abbraccio tra Roberto Mancini e Gianluca Vialli.
Donnarumma aveva appena parato il rigore decisivo che ci incoronava vincitori d’Europa allo Stadio di Wembley e quell’abbraccio, così spontaneo, ha racchiuso tutte le emozioni degli italiani. Oggi è diventato un murales sulle pareti dello stadio Bressan di Adria, grazie all’artista Gionata Gesi, in arte Ozmo. Perché quella è e rimarrà un’immagine iconica. Vialli e Mancini non sono soltanto allenatore e dirigente della nazionale, non sono solo due colleghi, ma soprattutto due grandi amici. E sono due over 50, entrambi classe 1964.
I senior della Serie A
Ma non sono gli unici a ricoprire un ruolo di rilievo nel calcio nazionale e internazionale. Quella di quest’anno è, infatti, la Serie A più anziana dell’era post Calciopoli. Non ci sono mai stati così tanti over 60 in panchina (se ne contano 5: Andreazzoli, Castori, Gasperini, Sarri e Spalletti) e soltanto 5 under 45 (Simone Inzaghi, Italiano, Dionisi, Zanetti e Thiago Motta).
L’età media è pari a 53 anni ed anche questo segna un record (l’anno scorso era 50). Se, però, prendiamo in considerazione soltanto le sette squadre più accreditate allo scudetto, la media si alza ancora: 57 anni. A far abbassare l’asticella è soltanto il CT dell’Inter, Simone Inzaghi. La tendenza, insomma, è abbastanza chiara: meglio non osare, evitare scommesse ed esperimenti, per la scelta del tecnico le squadre hanno puntato su veterani esperti.
Senior in panchina anche in Europa
Ma non siamo gli unici a puntare sugli over in panchina. La classe tecnica più anziana dell’Europa che conta, infatti, spetta alla Ligue 1 francese, che ha una media vicina ai 54 anni (e soltanto due CTunder45). Sfiora quasi i 52 anni, invece, la media degli allenatori della Liga spagnola, mentre la Premier League inglese si attesta sul mezzo secolo.
Tutta un’altra storia invece per la Bundesliga tedesca: ben 10 squadre su 19, infatti, sono guidate da “giovani” under 45. É questa, dunque, la terra promessa per i CT emergenti.
(Foto di copertina: https://www.instagram.com/ozmone/)
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