Nelle abitazioni di un italiano su quattro c’è posto per un animale domestico. Pesci, uccelli e tartarughe: ma i preferiti restano cani e gatti
«Ogni sguardo alla vita di un animale stimola la nostra stessa vita, la rende migliore e più ricca in ogni modo possibile». Nelle parole del naturalista scozzese John Muir c’è tutto il significato dell’amore che si può provare per un animale domestico. Un sentimento che 1 italiano su 4 conosce molto bene. Secondo il Rapporto Italia 2021 dell’Eurispes, infatti, il 40,2% della popolazione nazionale vive con animali in casa e, tra tutti, il cane è il compagno domestico più diffuso (nel 43,6% dei casi). Richiestissimo tra gli animali da compagnia anche il gatto (35,1%). Percentuali più contenute si notano per gli altri animali, come per le tartarughe (4,2%), uccelli (4,1%), pesci (3,5%), conigli (2,3%) e criceti (1,7%). C’è spazio anche per le specie esotiche (1,5%), i cavalli (1,2%) e, infine, i rettili (0,8%). Curiosità “di genere”: gli uomini preferiscono possedere un cane, mentre più spesso le donne scelgono la compagnia di un gatto. La fotografia del Rapporto Eurispes mostra anche una differenza sostanziale sulla distribuzione di animali domestici lungo tutto lo Stivale. Il primato di chi ha il maggior numero di animali in famiglia spetta alle regioni del Nord-Ovest (47%), seguite da quelle delle Isole (44,2%), del Nord-Est (39,2%), del Centro (37,3%) e del Sud (33,6%).
Ma da dove vengono i nostri piccoli amici? Il 20,7% lo ha ricevuto in dono, il 19,3% lo ha preso in un canile o in un gattile, il 17,1% lo ha raccolto dalla strada, il 13% lo ha acquistato in un allevamento, mentre il 12,3% lo ha comprato in un negozio di animali. L’11,4%, invece, lo ha acquistato da privati, il 5,7% ha tenuto il cucciolo di un animale che già possedeva e solo una piccola percentuale, lo 0,5%, ha utilizzato internet per acquistare il proprio animale domestico. Aumenta anche la spesa pro-animale sostenuta dalle famiglie: il 63,4% di queste spende da 31 a 100 euro al mese. Tra i costi per l’alimentazione e la cura, troviamo anche la sterilizzazione, approvata dal 53,7%, degli italiani.
Percentuali e numeri a parte, spicca un dato particolarmente interessante: gli italiani sono estremamente attenti a garantire la miglior qualità di vita possibile ai propri amici animali. Di conseguenza, si tende a bandire la sperimentazione e la vivisezione, lo sfruttamento (l’allevamento intensivo, la produzione di pellicce) e la caccia.
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