Come si direbbe per un buon vino, il 2021 è stato per la musica di consumo, pop, rock, rap, black e via dicendo, un’ottima annata. Vi proponiamo quelle che la maggior parte dei critici mondiali ritiene le tappe più riuscite dell’anno appena trascorso.
Oggi gli scienziati sono arrivati alla conclusione che la struttura del nostro cervello, dal punto di vista neuroscientifico, è tarata per dare privilegio alle informazioni negative, che hanno il doppio di presa rispetto a quelle positive. Bisogna esercitarsi a essere buoni, migliori, occorre fare pratica per valorizzare i sentimenti positivi. Tutti i giorni, altrimenti la nostra struttura biologica ci riporta verso la negatività. Come? Dobbiamo rammentare ogni giorno una notizia positiva e ascoltare buona musica.
Ascoltare buona musica per essere migliori
La valutazione culturale del bene passa attraverso la musica. Omero attribuiva alla musica dei poteri benefici, Platone nel suo capolavoro Repubblica dedicava alla musica un buon numero di pensieri e di riflessioni, sostenendo che essa sa modellare l’anima e il corpo, plasmando lo spirito e la materia. Aristotele la definiva “catarsi delle passioni”, mentre per Pitagora era “un farmaco che guarisce”, fermamente convinto che si trattasse di una medicina naturale, la più semplice e la più adatta per influenzare in positivo i moti del cuore, stemperare l’ansia, addolcire gli stati di disagio e modificare il carattere di un individuo migliorandolo.
I migliori dischi pop del 2021
Quest’anno il panorama della musica di consumo ha proposto una serie di album di grande pregio, sia internazionali che italiani. Ridurli alla decina che vi stiamo per elencare è un’operazione difficile e che non rende giustizia alla piacevolezza e alla qualità espressiva di molti lavori. Ma tant’è, una selezione è una selezione, e prevede che poi ognuno tra i lettori si faccia una sua idea, allargando il ventaglio che qui sotto andiamo a dispiegare.
La classifica di Rolling Stone: Adele e Olivia Rodrigo
La rivista americana Rolling Stone considera “album dell’anno” Sour della giovane cantautrice Olivia Rodrigo, al debutto con un lavoro superpop, pieno di blues adolescenziale e di chitarre post-punk, di mode fine anni 90 e di sound contemporaneo. Personalmente preferiamo il secondo indicato dalla “Bibbia” californiana: 30 di Adele. È il racconto del suo divorzio al ritmo di un R&B plasmato dalla vocalità straordinaria della cantautrice londinese, che passa da uno swing luminoso alle note impossibili di Aretha Franklin, dall’ironia pungente al soul notturno.
I migliori dischi pop del 2021: Prioritise Pleasure di Self Esteem
Un poco diverse le scelte dell’inglese The Guardian, che pone Rodrigo all’ottavo posto, ma incredibilmente dimentica Adele. Il migliore è, secondo la redazione, Prioritise Pleasure di Self Esteem, il progetto solista di Rebecca Taylor, considerato il top anche dal prestigioso Sunday Times e dall’altra rivista i. Un lavoro pop di altissimo livello, che sprizza emozioni da tutti i solchi affrontando i dettagli della quotidianità con melodie elastiche e ritmi brillanti. Anche stavolta chi scrive preferisce il secondo classificato, Blue Weekend dei Wolf Alice, uno dei rarissimi gruppi pop-rock capaci di issarsi all’altezza dei maestri. Sognante e nostalgico shoegaze, incedere possente e polivalente, canzoni che assumono forme diversificate, avventurose e ambiziose, ma sempre umanissime nel narrare gli estremi vitali di chi è preda dell’alienazione.
Il parere della BBC
La BBC ha scelto invece il “potente e cinematografico” quarto album della rapper londinese di origini nigeriane Little Simz I Might Be Introvert. Orgoglio black, attivismo, coscienza politica vengono distribuiti con grande intelligenza e con un percorso propulsivo dentro i suoni più disparati della cultura nera, compreso lo spoken word (le letture) dell’attrice Emma Corrin. Eccellente anche il top CD per NME, storica rivista anglosassone: Seventeen Going Under, secondo lavoro del cantautore Sam Fender, offre un rock springsteeniano ricco e attento, con una buona varietà di ritmi e una forza evidente. «È un disco sul crescere, sull’autostima, sul guardarsi dentro», dice l’autore.
I big di ritorno
Da non perdere anche i lavori di due personaggi che resistono nel tempo e che non si sono lasciati scalfire dai trend sonori più recenti. Nick Cave, il poeta australiano del rock “maledetto”, ha realizzato sulla soglia dei 65 anni il più bel disco sulla pandemia e il lockdown. Suo partner in questo Carnage Warren Ellis, fine cesellatore di suoni che vanno dall’incubo all’etereo. Altrettanto folgorante il ritorno, a 11 anni dal precedente, della cantautrice americana Liz Phair, che sa ancora – a 55 anni – colpire duro (e sotto la cintura) quando parla d’amore con la sua lucidità e i ritmi screziati tra indie pop e sperimentazione rock di Soberish.
I migliori dischi pop del 2021 in Italia
Due infine gli album che vi proponiamo come i migliori tra i nostri. Noi, loro, gli altri di Marracash, il top per il Rolling Stone italiano, che lo definisce giustamente con “un sound unico nel suo genere, che pesca dal passato e ammicca al futuro” e con testi di “valore letterario pari a quello dei migliori scrittori contemporanei”. Ira di Iosonouncane, secondo per la stessa rivista, è una formidabile miscela di suoni – dall’elettronica alla world mediterranea, dal jazz al pop da cantautore – e di linguaggi, con testi in un mix di lingue. Quasi due ore di un wall of sound affrescato da un maestro e senza nessuna incrinatura.
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