Nei prossimi vent’anni si calcola che circa 5 miliardi di euro comporranno i lasciti dei baby boomer ai loro figli. Un’eredità che, per cause naturali, andrà alla generazione X, nata fra il 1965 e il 1980, e ai Millennial, nati fra il 1981 al 1995
Una sorta di compensazione per la cosiddetta generazione “mille euro”, cresciuta in un mondo del lavoro caratterizzato da un crescente precariato che non ha consentito l’accumulo di grandi risparmi personali.
I lasciti dei baby boomer potrebbero aumentare i divari esistenti
Questo trasferimento di ricchezza rischia però di aumentare le disuguaglianze, proprio per i grandi squilibri fra i diversi patrimoni. Si tratta di una tendenza internazionale, ma gli effetti del divario sembrano configurarsi come più accentuati nel nostro paese. Fra il 1995 e il 2020 il flusso annuo di eredità è già quintuplicato, passando da 50 a 250 miliardi, un valore che proiettato su vent’anni porta il totale a 5 mila miliardi.
I tagli alle imposte di successione
Gli introiti generati dalle imposte di successione sono però rimasti sotto il miliardo, toccato solo nel 2000 e mai più raggiunto, come conseguenza dei tagli alle aliquote apportate dai diversi governi recenti. In particolare, gli immobili vengono conteggiati a valore catastale e non di mercato, e per i titoli di Stati e le quote di controllo di società e holding sono previste esenzioni. Il risultato è che il gettito italiano derivato dalle successioni è quattordici volte più basso di quello francese e cinque di quello tedesco.
Uno studio dell’Università di Roma Tre ha mostrato che la quota delle eredità milionarie nel nostro paese è sempre più rilevante, e le eredità incidono quasi per il 20% dei redditi nazionali.
Tante eredità fatte di immobili, poche di patrimoni finanziari
Le eredità degli italiani sono composte per il 50% da case, spesso situate in aree svantaggiate dove chi eredita non ha interesse, ma che per essere vendute richiedono tempo e spesa. Solo le grandi eredità sono composte da quote di patrimoni finanziari e aziendali, e quindi da liquidità che compone una ricchezza effettiva.
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