Visti i tempi non basta una dieta sana a prevenire il Covid, ma un’alimentazione equilibrata è una grande risorsa per il sistema immunitario. E non va assolutamente sprecata.
La “regola del cinque” per un corretto consumo di frutta e verdura
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda da tempo il consumo di cinque porzioni di vegetali al giorno, di cinque colori diversi. Questo per garantire il giusto apporto di fibre, vitamine, sali minerali e antiossidanti. In questo modo è possibile tenere a bada diversi disturbi e prevenire anche alcune forme tumorali.
Per una scelta ottimale è importante portare in tavola frutta e verdura di stagione. Anche se i supermercati traboccano di varietà provenienti da “ogni periodo dell’anno”, orientarsi su alimenti di stagione ha dei grandi vantaggi. Offre la garanzia di un alimento gustoso e genuino, con un risparmio per il portafoglio (costa meno produrlo e conservarlo) e per l’ambiente (niente viaggi chilometrici per distribuirlo). Vediamo allora quali sono i prodotti che non devono mancare sulla nostra tavola d’inverno.
Le arance, fanno bene ai muscoli ma anche alle ossa
Secondo un recente studio l’arancia promette di migliorare la vita di molte persone anziane. Gli anziani che ne consumano molte, infatti, assumendo un maggiore carico di vitamina C, rafforzano la loro massa muscolare a tutto vantaggio della protezione delle ossa.
Le arance inoltre contengono polifenoli, composti precursori della vitamina A. Per trarne il maggior vantaggio è preferibile consumare l’intero frutto, assumendo anche qualche traccia di albedo, la parte bianca che ricopre la polpa. Questa infatti contiene un alimento molto gradito ai batteri “buoni” del nostro intestino. Quelli, per intenderci, che dobbiamo rafforzare per la difesa dell’organismo.
Mandarini e limoni, ricchi di polifenoli e vitamina C
Tra gli agrumi non vanno tralasciati i mandarini – disponibili fino a marzo – e gli onnipresenti limoni. Entrambi, infatti, sono ricchi di polifenoli e vitamina C. In più i primi contengono betacarotene, precursore della vitamina A, potassio e folati.
I secondi, grazie ad una particolare sostanza, il limonene, posseggono una grande capacità antinfiammatoria. Una qualità facile da assumere attraverso il succo, trasformato in condimento per le verdure, o come bevanda, in aggiunta all’acqua.
Broccoli & Co., un’incredibile risorsa di vitamine
Nel campo delle verdure, broccoli e affini la fanno da padrone. Tutti infatti abbondano in vitamina C. Cavolini di Bruxelles, cime di rapa, cavolo verza, broccoletti e cavolfiori hanno un odore particolare e sgradevole, che potrebbe farci desistere. In realtà proprio tale aroma indica la presenza di una particolare molecola di zolfo, che è alla base dei glucosinolati.
Queste ultime sostanze sembrano avere un ruolo importante nella riduzione di alcune forme tumorali. Uno studio recente ha confermato la correlazione tra il consumo di questi vegetali e la ridotta insorgenza di malattie tumorali e cardiovascolari. Per i ricercatori ciò è da attribuire proprio alla presenza dei glucosinolati. Da qui il consiglio di consumare questi ortaggi poco cotti, se non crudi.
Radicchio e mele, un’abbinata vincente
Oltre a suggerire accoppiate particolarmente gustose, questi due vegetali sono ricchi di virtù. Sul loro contenuto in quercetina si è già molto parlato. Questo flavonoide, in grado di aumentare l’efficacia della vitamina C, ha un ruolo importante nella riduzione dell’infiammazione cronica. Uno studio internazionale, al quale per l’Italia ha partecipato il CNR ha scoperto che la somministrazione di questa molecola parrebbe contrastare il Coronavirus, inibendo una delle proteine fondamentali per la sua replicazione. Si tratta di ricerche di laboratorio, non supportate da dati clinici, ma mostrano la fama di cui gode questa piccola molecola di origine naturale.
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