Negli ultimi giorni l’Italia è spaccata in due da eventi climatici di diversa entità. Al Nord piogge torrenziali, trombe d’aria e chicchi di grandine di notevoli dimensioni. Al Centro e al Sud, invece, temperature altissime e preoccupanti incendi che hanno colpito in particolare la Sicilia, ma anche Puglia, Sardegna e Calabria. Una situazione drammatica che sta mettendo a dura prova anche altre zone d’Europa.
Cambiamenti climatici: bilancio di vittime e danni
Secondo la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), solo tra il 2022 e i primi cinque mesi del 2023 in Italia si sono registrati 432 eventi climatici di elevata gravità. In riferimento al 2022 i dati ufficiali registrano 310 eventi climatici estremi sul territorio italiano. Mentre solo nei primi 5 mesi del 2023 c’è stato un incremento del 135% di fenomeni avversi rispetto allo stesso periodo del 2022. Si parla di 122 eventi meteo estremi tra gennaio e maggio. Un bilancio gravissimo se prendiamo ad esempio solo l’alluvione dell’Emilia-Romagna avvenuta a maggio in cui il numero di vittime si è attestato a 17 e quello dei danni intorno ai 10 miliardi di euro.
Se si tiene conto degli ultimi 43 anni, dal 1980 al 2023, l’Italia ha registrato più di 22 mila morti collegati ad eventi climatici estremi (escludendo i decessi legati alle ondate di calore), per un conto complessivo di danni che supera i 100 miliardi di euro.
I cambiamenti climatici secondo il World Weather Attribution
Nonostante ci sia ancora chi nega l’emergenza, i cambiamenti climatici sono ormai una realtà che deve essere arginata. L’ondata di caldo che ha interessato l’Italia, la Grecia e tutto il Mediterraneo, ad esempio, è stata analizzata da uno studio del World Weather Attribution, un gruppo di accademici che indaga l’impatto del cambiamento climatico in relazione a eventi estremi come ondate di calore, siccità e tempeste. Secondo gli scienziati, ondate di caldo simili a quella che sta avvenendo sarebbero estremamente rare se non fosse per il surriscaldamento globale causato dall’uomo.
Stando ai dati riportati dallo studio, infatti, eventi simili si ripetono una volta ogni 15 anni tra Stati Uniti e Messico, una volta ogni 10 anni nel Sud Europa, e una volta ogni 5 anni in Cina. Ma senza l’effetto del riscaldamento globale causato dalle emissioni questi eventi sarebbero quasi impossibili sia nel Sud Europa che nel Nord America, mentre in Cina si sarebbero potuti verificare una volta ogni 250 anni. Inoltre, senza l’intervento dell’uomo le ondate di calore non avrebbero raggiunto questi valori. Secondo l’analisi fatta dal WWA, infatti, sono 2,5 gradi più calde nel Sud Europa e 2 gradi più calde nel Nord America, mentre in Cina sono aumentate di 1 grado.
La preoccupazione del Presidente della Repubblica in merito ai cambiamenti climatici
Mentre l’Italia fa fronte ad eventi climatici disastrosi, anche la Grecia combatte contro importanti incendi che hanno messo in fuga la popolazione e devastato gli ecosistemi. Per questo ieri il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha contattato la Presidente della Repubblica ellenica, Katerina Sakellaropoulou, per mostrare la propria solidarietà e parlare della comune preoccupazione per l’emergenza climatica in atto.
Sakellaropoulou, che ha ringraziato per il supporto dei mezzi aerei che hanno fatto fronte agli incendi, ha anche sottolineato “la necessità di un’iniziativa congiunta da parte dei Paesi dell’Europa del Sud” per contrastare i devastanti effetti della crisi climatica. Un appello condiviso dal Presidente Mattarella, il quale ha affermato che “Grecia e Italia possono creare un fronte comune per sensibilizzare l’Unione Europea, gli altri Paesi del Mediterraneo e tutta la comunità internazionale, al fine di agire più rapidamente ed efficacemente per contrastare gli effetti della crisi climatica”. Nella mattinata di ieri, poi, il Capo dello Stato ha contattato anche il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, e quello di Catania, Enrico Trantino, per esprimere la propria vicinanza al territorio duramente colpito.
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