È il progetto della onlus HelpAge Italia, aperto a tutti. Un appello per sostenere e promuovere attivamente la Convenzione contro i maltrattamenti e l’emarginazione degli anziani. Abusi che, purtroppo, hanno registrato un aumento con la pandemia.
Una convenzione ONU per i diritti degli anziani: è la richiesta avanzata dalla onlus HelpAge Italia al governo per tutelare le persone più fragili e più longeve. Una fascia di popolazione fra le più colpite dalla pandemia. Una proposta che l’organizzazione sostiene da oltre 10 anni in seno al gruppo di lavoro delle Nazioni Unite “Open-Ended Working Group on Ageing – OEWG on Ageing”. Il gruppo ha il compito di esaminare il quadro internazionale esistente, identificare le lacune e proporre soluzioni e interventi.
Perché una convenzione internazionale
«Da radici forti possiamo generare importanti cambiamenti» è lo slogan dell’iniziativa. Le convenzioni internazionali hanno infatti un forte valore simbolico, ma anche sociale. Spingono sotto i riflettori criticità ignorate o dimenticate, anche se comuni in diversi contesti sociali. Secondo i dati diffusi da HelpAge, il 2% della popolazione mondiale avrà più di 60 anni entro il 2050. Dunque, una fascia di popolazione sempre più numerosa alla quale occorre dare risposte concrete. Una convenzione mondiale, quindi, potrebbe essere una solida base per lo sviluppo di politiche nazionali per la difesa dei diritti alla vita, alla salute, all’autonomia, alla sicurezza, contro gli abusi e la violenza degli anziani.
L’appello al governo italiano
Intervistata da redattoresociale.it, la Presidente di HelpAge Italia, Emilia Romano, sottolinea che «avere linee guida sarebbe passo importantissimo. Ci sono state denunce e tanti i diritti violati delle persone anziane – alcune morte – durante la pandemia dentro le nostre strutture. Ancora ci sono strutture che negano l’accesso alle visite ai familiari. In Italia, è arrivato il momento che si prenda consapevolezza di un tema che riguarda tutti». Per la Presidente di HelpAge Italia, «gli anziani vanno tutelati e valorizzati in tutte le fasi della loro vita, promuovendo gli scambi intergenerazionali nell’ottica di crescita di tutta la società. La vera svolta per un cambiamento culturale significativo potrebbe partire proprio dalla convenzione internazionale sui diritti degli anziani».
Un progetto pilota è già attivo in Veneto
Un sistema di safeguarding, ovvero di misure di tutela per prevenire abusi e maltrattamenti e garantire il pieno rispetto dei diritti dei senior. É il progetto promosso dalla onlus in collaborazione con Ser.S.A. srl, la struttura di Servizi Sociali e Assistenziali per 150 persone anziane del Comune di Belluno. L’iniziativa vuole essere «un modello e una buona prassi da poter seguire. Pensiamo per esempio – spiega la Presidente di HelpAge Italia – di attivarci nello stesso modo pure in alcuni centri del Lazio dove ci sono stati casi di abuso e maltrattamenti molto rilevanti».
«Questa crisi ha dimostrato quanto sia importante proteggere i diritti delle persone più longeve – sottolinea -, perché ci siano pari opportunità di sopravvivere, di vivere con dignità e di continuare a contribuire alla vita delle nostre comunità. Mentre progettiamo la ripresa delle nostre società, dovremmo quindi mirare a un mondo equo in cui tutti, indipendentemente dalla loro età, siano rispettati e trattati con dignità».
Chi è HelpAge Italia
HelpAge Italia – si legge sul sito dell’associazione – si ispira ai valori e ai principi di HelpAge International, la rete che riunisce oltre 154 associazioni affiliate che lavorano con e per le persone anziane in 85 paesi nel mondo. La rete di HelpAge International si propone come un movimento globale per il cambiamento verso un mondo più giusto per le persone anziane, in modo che la loro esistenza sia sicura, sana e dignitosa. Fra i progetti in corso ci sono il supporto ai governi di Kenya e Zanzibar ad implementare i piani pensionistici; lo sviluppo delle strategie nazionali sull’assistenza a lungo termine in Indonesia, Mongolia, Sri Lanka, Vietnam; l’espansione del numero di associazioni di anziani in Myanmar.
© Riproduzione riservata