Gli spazi verdi sono ormai associati al benessere psicofisico e sempre più spesso diventano parte di percorsi di cura. Si chiamano healing garden, i giardini della guarigione, e sono progettati sulla base di nozioni di psicologia ambientale, neuroscienze, e psiconeuroimmunologia.
“Negli ultimi vent’anni la ricerca ha mostrato come il contatto con la natura contribuisca in maniera determinante al miglioramento della salute” spiega Giulio Senes, docente di Pianificazione del paesaggio rurale e progettazione del paesaggio al Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università di Milano. “Trascorrere del tempo a contatto col verde, sia in città che fuori dai centri urbani, porta infatti a risultati positivi e duraturi in termini di salute.”
Healing garden, una realtà ancora poco conosciuta in Italia
La maggior parte degli healing garden è annesso a ospedali, case di cura, residenze per anziani e centri riabilitativi. Questo perché permettono di garantire una migliore qualità complessiva dell’assistenza. In Italia, su 850 fra ospedali e strutture di ricovero, soltanto 46 (circa il 5%) hanno registrato la presenza di un giardino classificabile come healing garden. 32 di queste si trovano nelle regioni del Nord. La tipologia di verde terapeutico più diffuso in Italia è quello legato alle strutture di cura e assistenza per gli anziani. Un esempio interessante è quello del Giardino San Faustino a Milano, sviluppato nell’ambito del progetto Green Age, che ha coinvolto gli ospiti e il personale di due diverse Rsa, oltre agli abitanti del quartiere.
Un parco per i senior a Verbania
Ma non necessariamente gli spazi verdi devono essere legati a strutture di cura. A Verbania si sta procedendo al completamento della riqualificazione del Giardino del centro sociale Rosa Franzi, già sede di eventi di comunità. Questo spazio sarà dedicato all’attività fisica dei senior con lo scopo di ridurre l’isolamento delle persone. Un’azione pensata per gli anziani soli, ulteriormente isolati durante gli ultimi due anni di pandemia. Nel parco sono previste attrezzature per lo sport e la ginnastica dolce, oltre che strumenti per mantenere la mente allenata in compagnia. Uno degli aspetti più importanti di quest’area verde è infatti la possibilità di socializzare e divertirsi. Le attività di ripulitura sono state portate avanti anche grazie all’aiuto di cittadini volontari, che hanno collaborato all’eliminazione delle sterpaglie, e alla potatura degli arbusti. Grazie al finanziamento dell’Università del Ben-Essere, il giardino è stato anche ricoperto con un tappeto erboso artificiale adatto allo svolgimento di corsi di yoga, ginnastica, tai-chi e danza. La posa degli attrezzi costituirà il completamento dello spazio che sarà fruibile al pubblico in primavera.
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