Negli spazi urbani la panchina passa da simbolo di riposo e di solitudine ad area felice per nuovi incontri ed amicizie. Un incoraggiamento ad aprirsi al prossimo favorendo la socialità.
Inaugurata a Cracovia (Polonia) lo scorso 22 settembre, Gaduławka (“Chiacchierona” in italiano), è una panchina dotata di uno speciale cartello con su scritto “Siedi qui se non ti spiace che qualcuno si fermi a salutare”. Un modo gentile per invitare i passanti a sostare e ad iniziare una conversazione con uno sconosciuto. Lo scopo è combattere la solitudine – in special modo degli over – e costruire una più vasta rete di comunità.
La difficoltà di essere anziani in Polonia
La situazioni degli anziani polacchi, infatti, già precaria prima dell’arrivo del Covid, è peggiorata con il perdurare della pandemia. Secondo i dati dell’ente sociale Szlachetna Paczka, un over 75 su tre vive solo e le persone in questa fascia di età incontrano maggiori difficoltà a superare il livello di isolamento sociale rispetto ai più giovani. Con tutto ciò che ne consegue. Un’altra no profit, Wiosna, in un report del 2020, sottolinea il livello di povertà dei senior del Paese. Ben un anziano su tre, infatti, riceve una pensione inferiore ai 1.800 Pln (circa 394 euro) e il 7% non possiede un telefono. Mentre il 17% dichiara di non avere mezzi sufficienti per assicurarsi i beni di prima necessità, né per pagare le bollette e i medicinali. Considerando che, fra 30 anni gli over 60 in Polonia rappresenteranno il 40% della popolazione.
Happy to chat, le panchine delle chiacchiere
Gaduławka è l’equivalente polacco delle panchine “Happy to Chat” (“Felice di chiacchierare”), introdotte per la prima volta a Cardiff (Regno Unito) dalla 55enne Allison Owen Jones. L’idea le è nata nel 2019 mentre era seduta nel parco, impegnata ad osservare un uomo che passeggiava solo. Lo sconosciuto si è avvicinato per accarezzare il suo cane, ma per Allison, complice una certa “riservatezza” britannica, era inopportuno iniziare di punto in bianco una conversazione. E così l’ha lasciato andare via. Ma è stato allora che ha pensato: “E se ci fosse una scritta sulle panchine per invitare le persone a fermarsi e a parlare tra loro?”. Giorni dopo è passata all’azione e sulle panchine cittadine sono apparsi decine di cartelli che incoraggiavano i passanti a sostare e a chiacchierare con chi vi fosse seduto sopra. Un’iniziativa semplice che ha riscosso immediatamente un grande successo.
Happy to chat: le buone pratiche che si diffondono rapidamente
L’idea ha varcato i confini inglesi per sbarcare in tutto il mondo e le panchine per socializzare si sono diffuse in Canada, Australia, Stati Uniti e in alcune paesi d’Europa, come appunto la Polonia. In Svezia, il sito della città di Göteborg informa dell’installazione di speciali sedute negli spazi pubblici per creare occasioni di incontro, in particolare per la cittadinanza anziana. Ogni panchina ha una targa che spiega il progetto e fornisce alcuni utili suggerimenti per rompere il ghiaccio. Espedienti come “A cosa stai pensando?”, “In cosa sei bravo?”, “Trova tre cose in comune”. Il colore giallo dei braccioli funziona come una sorta di brand: aumenta la visibilità e ne facilita l’individuazione. Chi accetta di sedervisi mostra di essere aperto a nuove amicizie. E chi è in cerca di compagnia sa che può trovarla anche solo fermandosi a salutare uno sconosciuto intento a riposare su una panchina.
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