Gene Hackman è morto il 18 febbraio per problemi cardiaci, mentre sua moglie Betsy Arakawa è deceduta una settimana prima a causa di una sindrome polmonare da hantavirus. Ma cos’è l’hantavirus?
Nelle ultime settimane è salito alle cronache a seguito della scomparsa di Gene Hackman. Il corpo dell’attore è stato ritrovato il 26 febbraio scorso, insieme a quello della moglie in stanze separate della loro casa di Santa Fe, in New Mexico. La morte di Hackman risalirebbe al 18 febbraio per una combinazione di ipertensione e una grave malattia cardiaca. I dati del suo pacemaker, infatti, sono stati registrati l’ultima volta proprio quel giorno e indicavano dati “anormali”.
La moglie di Hackman uccisa da hantavirus
La moglie – secondo gli esami autoptici – sarebbe morta invece una settimana prima a causa una grave malattia respiratoria causata da hantavirus trasmessi agli esseri umani attraverso il contatto con topi infetti. Purtroppo Hackman, 95 anni, soffriva di Alzheimer in una fase avanzata e, a causa della sua patologia, “è del tutto possibile che non fosse a conoscenza del fatto che sua moglie Betsy Arakawa fosse deceduta”. Questo ha spiegato, nel corso di una conferenza stampa, il capo investigatore medico del New Mexico, Heather Jarrell.
Cos’è l’hantavirus e quali animali lo trasmettono
Betsy Arakawa, 65 anni, ha spiegato Jarrell, sarebbe morta quindi a causa di un sindrome polmonare da hantavirus. Ma cos’è l’hantavirus? In genere si trasmette all’uomo attraverso il contatto con roditori infetti. Ne esistono oltre 20 tipi conosciuti. Alcuni di questi sono associati a due gravi malattie, potenzialmente mortali negli esseri umani. Si tratta di febbre emorragica con sindrome renale (HFRS) e sindrome polmonare da hantavirus (HPS).
Roditori selvatici e domestici sono ospiti “naturali” dell’hantavirus. Negli Stati Uniti, il topo cervo è il vettore principale del virus che causa la maggior parte dei casi di sindrome polmonare nel Nord America. Altri vettori includono il ratto del cotone, quello del riso e il topo dalle zampe bianche.
Hantavirus o virus Sin Nombre
L’infettivologo Gianni Rezza, già direttore della Prevenzione del ministero della Salute e oggi professore di Igiene all’Università Vita-Salute S. Raffaele di Milano, su Facebook parla di “virus Sin Nombre (scoperto nel 1993 a seguito di un focolaio nella regione dei Four Corners, al confine fra Arizona, Colorado e New Mexico). L’infezione, acquisita tramite inalazione di aerosol di escrementi di topi, può causare una grave sindrome polmonare, caratterizzata da un alto tasso di letalità, ed è endemica in alcune zone degli Stati Uniti”.
Il virus Sin Nombre è la causa più comune della sindrome polmonare da hantavirus nel Nord America. Il virus Sin Nombre (famiglia hantavirus) viene trasmesso principalmente dal topo cervo orientale. Gli hantavirus sono presenti in tutto il mondo nei roditori selvatici, che li eliminano per tutta la vita nella saliva, nelle urine e nelle feci. La trasmissione si verifica fra roditori. Tra gli umani, invece, viene trasmesso attraverso l’inalazione di aerosol provenienti dagli escrementi dei roditori o, raramente, attraverso morsi di roditori. La trasmissione interumana può verificarsi con il virus delle Ande. Le infezioni acquisite sia per via naturale che in laboratorio stanno diventando sempre più diffuse.
Cos’è la sindrome polmonare da hantavirus
La sindrome polmonare da hantavirus è una grave malattia respiratoria. I sintomi compaiono in genere da una a otto settimane dopo l’esposizione; i primi sintomi possono assomigliare o essere confusi con l’influenza. La malattia può progredire rapidamente e provocare gravi crisi respiratorie, abbassamento della pressione sanguigna e insufficienza d’organo.
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