Grok 3, l’ultima creazione di Elon Musk, è – per il miliardario amico di Trump -, “l’IA più intelligente della Terra”. La sfida con DeepSeek e OpenAI.
Con Grok 3, Elon Musk mira a conquistare una fetta importante del mercato dei chatbots, attualmente dominato da ChatGPT e dalla cinese DeepSeek. “Grok, lo ha presentato Musk, serve a comprendere l’universo. Siamo spinti dalla curiosità sulla natura dell’universo, che è anche ciò che ci spinge a essere un’IA che cerca la verità al massimo. Anche se questa verità a volte è in contrasto con ciò che è politicamente corretto”. Per ora comunque funziona solo in abbonamento negli Usa.
La nuova tecnologia chatbox
Elon Musk ha definito la sua ultima creatura come ‘spaventosamente intelligente’, vantando una potenza di calcolo dieci volte superiore al modello precedente. Questo chatbot, frutto della ricerca della sua start up xAI, dispone di un nuovo motore di ricerca, DeepSearch, e di sofisticati meccanismi di autocorrezione per evitare errori comuni nelle IA. Ha, come sottolinea lo stesso Musk, capacità di ragionamento molto potenti che superano i suoi attuali competitor.
La sfida di Elon Musk ai colossi dell’IA continua con Grok 3
Il nuovo chatbot entra in un campo affollato con Paesi che gareggiano per introdurre prodotti di IA sempre più sofisticati e convenienti. La prima sfida è contro la start up cinese DeepSeek, che ha progettato R1, un sistema economico e di alta qualità. Ma il testa a testa più atteso è quello con ChatGPT di OpenAI, che vedrà Musk contro il suo ex collaboratore, ora acerrimo rivale, Sam Altman. I due fondarono insieme nel 2015 OpenAI per contrastare l’allora supremazia di Google nel settore dell’intelligenza artificiale.
Il conflitto di interessi di Musk: tra xAI e il suo legame con Trump
Musk ha lanciato la società xAI nel luglio 2023. Poco dopo aver firmato una lettera aperta che chiedeva una pausa nello sviluppo di potenti modelli di intelligenza artificiale. Ora la sua vicinanza con Trump (uno dei suoi stretti consiglieri, nonché capo del nuovo Dipartimento per l’efficienza governativa) è vista come potenziale conflitto di interessi nell’ambito delle leggi sull’intelligenza artificiale che negli Usa non ha la rigida regolamentazione europea.
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