Il Green Pass, la certificazione in formato digitale emessa dalla piattaforma nazionale del Ministero della Salute che dimostra l’avvenuta vaccinazione, si può ottenere attraverso varie modalità: sito del Ministero, Fascicolo Sanitario Elettronico, App Immuni, codice AUTHCODE o, ancora, mediante l’aiuto dei Medici di Base e delle Farmacie. Il documento presenta un QR Code che consente di verificarne l’attendibilità.
A cosa serve il Green Pass
Il Certificato Verde viene richiesto per spostarsi tra territori di colore diverso e, quindi, per recarsi presso zone “gialle” o “rosse”. Non solo: serve anche per accedere ai servizi di ristorazione al chiuso, per entrare nei musei e ancora per recarsi in luoghi dove si pratica lo sport come piscine e palestre. Infine, è richiesto per accedere a sagre, sale da gioco e concorsi pubblici. Sebbene il vaccino contro il Covid-19 non sia obbligatorio, è necessario farselo somministrare per ottenere il “Green Pass” senza il quale alcune azioni non sono consentite.
Le voci degli over 50
E, inevitabilmente, l’opinione pubblica si è divisa tra i favorevoli e i contrari. Abbiamo ascoltato le voci di donne e uomini over 50 per capire quale importanza conferiscano alla certificazione verde. In altre parole, cosa pensano del “Green Pass”.
«È giusto, nel Green Pass non vedo nessuna limitazione alla libertà individuale, credo siano altre le battaglie da fare per sentirsi liberi, come la storia insegna», è il commento di Stefano.
«La certificazione verde va bene. È una soluzione sensata e se è necessaria a incentivare i vaccini ben venga, abbiamo pagato un prezzo troppo alto con la pandemia, e ancora non possiamo lasciarla alle spalle», dice invece Susy.
“Non dovrebbe servire”
«Non dovrebbe servire il Green Pass – sostiene Antonio -, perché tutti dovremmo avere la consapevolezza che il vaccino è importante». E c’è anche la voce di Saverio a dargli conforto: «L’ho già scaricato, ci ho impiegato meno di due minuti e lo porto sempre con me. Cosa ne penso? Si deve fare, si fa».
«Avrebbero potuto rendere il vaccino obbligatorio, visto che ci obbligano ad avere il Green Pass per fare alcune cose. Lo avrei apprezzato di più. Non l’ho ancora scaricato ma prima o poi dovrò farlo», dichiara invece Barbara.
«Purtroppo sono in troppi a non rispettare le regole, e questo causa una restrizione della libertà; il Green Pass ci permette di riacquistare, almeno in parte la libertà perduta. C’è chi si sente violato dal Green Pass? Io rispondo che la sua libertà finisce dove inizia la mia», è il commento di Camilla.
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