Come capita sempre nella vita sia che si tratti di avvenimenti, impegni, rapporti, momenti importanti o meno, ogni inizio ha una sua fine. Così anche per questo mio appuntamento mensile con tutti voi.
Dal prossimo numero di giugno un nuovo direttore editoriale riempirà questa pagina di apertura del nostro mensile, proponendo riflessioni, sottolineando aspetti della condizione anziana, illustrando iniziative, affrontando argomenti che meritano un focus particolare. Manterrà, cioè, con voi, quel rapporto misterioso, per certi versi intrigante e corroborante, che è rappresentato da questo incontro ricorrente con trecentomila sconosciuti.
Arrivare nelle case di così tante persone, essere letti, valutati, ignorati o apprezzati, ma metterci comunque ogni volta la faccia, è un’esperienza per tanti versi esaltante, per altri impegnativa, ma soprattutto una vera fonte di arricchimento personale di cui non si può che essere grati.
Abbiamo camminato insieme lungo un decennio durante il quale la nostra rivista è cresciuta, diventando sempre più “adulta”, più interessante e, con l’impegno e la professionalità di tanti, ha acquistato una personalità e uno spazio nel mondo dell’editoria nazionale che le viene unanimemente riconosciuto. 50&Più è stabilmente nelle prime tre posizioni dei mensili più diffusi in Italia e la sua qualità è sempre più attraente per un numero crescente di aziende e società che vogliono arrivare, con i loro messaggi, al mondo complesso e multiforme degli ultrasessantenni.
Sì, insieme abbiamo fatto molta strada, ed essere stata con voi è stato un onore emozionante, così come, mi auguro, in questi anni in ognuno di noi è cresciuta la consapevolezza del ruolo, delle capacità, dell’importanza che il mondo anziano riveste nella società. Un’importanza che i momenti drammatici che stiamo vivendo e che ci vedono tra i più colpiti da questa pandemia, non fanno venir meno. Anche il nostro mondo ha le risposte per essere protagonista nella ripresa del Paese: con la vitalità, con l’impegno familiare, nel volontariato, nella solidarietà, nella capacità di essere figure di riferimento; capacità che sono nostre e che sta a noi svolgere con sempre maggiore coscienza. Come ieri, come oggi, così domani.
Buon futuro a tutti.
© Riproduzione riservata