Basta con il minimalismo a tutti i costi: oggi i giovani vanno pazzi per una casa “old style”. Con un pizzico di nostalgia.
“Sembra casa di tua nonna”. Fino a poco tempo nessun trentenne avrebbe considerato questo commento alla sua accogliente abitazione come un complimento. Dopotutto la maggior parte dei millenial è sempre stata influenzata da scelte di design di tipo minimalista, ben diverse da quelle colorate o fiorate delle generazioni precedenti. Ma ecco la svolta: il Grandmillenial Style.
Il Grandmillenial Style, uno stile da nonnina
Tuttavia, ultimamente, in molti hanno iniziato a prendere le distanze da un’estetica considerata troppo fredda, al limite del generico e dell’impersonale. È in aumento infatti una nuova ondata di home designer, nostalgici e tradizionalisti, soprannominati “grandmillenials”. Il termine, che nasce dalla fusione di due parole inglesi, grandparent (nonna) e millenial, l’ha coniato la giornalista Emma Bazilian (della prestigiosa rivista House Beautiful) per descrivere il nuovo stile “granny chic” diffuso tra i giovani.
Atmosfere vintage
Paralumi plissettati, lenzuola con le balze, cuscini ricamati ad ago, ceramiche blu e bianche e chintz. Sono alcuni degli ingredienti per ricreare questo stile tradizionalista. Altri oggetti che potrebbero rivelarsi utili per l’atmosfera sono specchi con cornici dorate, mobili vittoriani, carta da parati floreale o un vaso cinese. E, ovviamente, qualsiasi oggetto vintage. Per Christiane Lemieux, fondatrice di The Inside, il movimento è una sorta di ribellione contro l’eccessiva omologazione di un arredamento di interni troppo abusato, basato su un’eleganza sobria ed essenziale, priva di fronzoli e decorazioni. E dunque, alla fine, noiosa.
Come nasce uno stile
Naturalmente, questa tendenza non è nata dal nulla. L’esperta di arredamento Alessandra Wood, infatti, ne attribuisce il successo in buona parte all’alta moda. “Stilisti come Gucci – sottolinea – hanno iniziato a diffondere la tendenza granny chic nelle pubblicità e nelle collezioni”. Così, spiega, usando antichi servizi da tè e centrini nelle loro campagne, hanno ricreato servizi da tavola antiquati e passati di moda, che sono così diventati irresistibili oggetti del desiderio. Tra l’altro, aggiunge, si tratta di un trend alla portata di tutti, perché non è difficile trovare a poco prezzo questi oggetti, privi di un loro valore intrinseco, abbandonati in soffitta o nei mercatini di antiquariato.
Ritorno al passato
Ma c’è anche dell’altro. In un mondo frenetico, caratterizzato dall’incertezza, il Grandmillenial Style trasmette calore e rassicura. Ci riporta alla quieta atmosfera del salottino buono della nonna, infarcito di ninnoli, quadri, centrini e nappine. E testimonia il ritorno del piacere di ricevere in casa. La voglia di accogliere gli ospiti in un’atmosfera calda e rilassante, ma soprattutto personalizzata. Lo dimostrano i molti profili social dei giovani trendy, come quello del grandmillenial Austin Mill, che insegna ad intrattenere gli amici in modo elegante ma informale.
Occhio alle regole!
Però attenzione, avvertono gli esperti, non si tratta di ricreare una vecchia fotografia a colori. L’obiettivo finale non è il salotto di Nonna Speranza. L’errore è sempre dietro l’angolo e il rischio è di creare un disordine caotico o di far sembrare la casa ancora più “old”. Il Grandmillenial Style, infatti, mescola la carta da parati a fiori con l’arte astratta e il servizio da te cinese con il tavolo bianco laccato. È uno stile “mix & match”, che mescola con giudizio nuance e materiali senza seguire regole precise, se non il buon gusto. Richiede occhio, pazienza e capacità di osare. Ed è anche un’ottima scusa per gironzolare con le amiche tra i banchi dei mercatini delle pulci (senza dimenticare di buttare un occhio su Instagram e Pinterest).
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