Il cambio di stagione e l’abbassamento delle temperature possono portare frequentemente alle tipiche malattie da raffreddamento. Come possiamo difenderci, potenziando il nostro sistema immunitario?
È possibile migliorare la risposta contro i raffreddori del cambio di stagione anche attraverso l’alimentazione. Essa deve essere innanzitutto ricca di vitamine C, A e D3. Aumenta la resistenza alle infezioni la vitamina A. Anche se presente nei prodotti di origine animale, viene sintetizzata a livello intestinale a partire dal beta carotene, una pro-vitamina della famiglia dei carotenoidi, che si trova in particolare dei vegetali di colore giallo e arancione (carote, zucca, patate dolci, melone, albicocche, pesche), ma anche in verdure come broccoli e spinaci.
La vitamina C contro i raffreddori del cambio di stagione
La vitamina C o acido ascorbico è un micronutriente con attività antiossidante che stimola le cellule deputate alla difesa dell’organismo: neutrofili, linfociti e macrofagi. Fra gli alimenti che ne sono ricchi troviamo gli agrumi, il kiwi, i frutti di bosco, i peperoni, i pomodori, i broccoli, i cavoli, gli spinaci, la rucola e la lattuga. Per chi ama la cucina piccante, anche il peperoncino ne è un buon fornitore.
L’importanza delle vitamine E, B6 e B12
Fondamentali sono anche la vitamina E – di cui sono ricchi gli oli vegetali, ma anche l’avocado e la frutta secca – e le vitamine B6 e B12, che troviamo nelle uova, nei cereali integrali e ancora nella frutta secca.
Vitamina D
È dimostrato che assumerne le dosi necessarie riduce l’incidenza di infezioni respiratorie acute. Oltre a prevenire l’osteoporosi e le malattie cardiovascolari, ma negli ultimi anni è diventato sempre più frequente riscontrare delle carenze in soggetti giovani e anziani e nelle donne in pre-menopausa.
Questa vitamina viene sintetizzata nella pelle per effetto delle radiazioni ultraviolette emesse dalla luce del sole. Per questo, durante l’inverno, i suoi livelli si riducono sensibilmente per la minore esposizione al sole e per l’esaurimento delle riserve. È quindi importante assumere alimenti che la contengono, come i pesci grassi (sgombro, salmone, aringhe, sardine, tonno). Ma anche l’olio di fegato di merluzzo, il tuorlo d’uovo e i funghi che rappresentano l’unica fonte vegetale di vitamina D.
Lo zinco
Anche un apporto insufficiente di zinco può portare a una maggiore propensione a sviluppare sintomi influenzali e disturbi respiratori di origine infettiva. I principali alimenti che lo contengono sono i molluschi, i crostacei, ma anche la carne di pollo, manzo e tacchino, oltre ai legumi, ai semi e alla frutta secca.
Il benessere dell’intestino e i probiotici
Le difese immunitarie passano anche dal buon funzionamento dell’intestino. E l’assunzione di probiotici può contribuire a mantenerlo in equilibrio, evitando alterazioni derivanti dalla crescita di batteri patogeni. Alcuni studi hanno dimostrato che i probiotici che possiamo trovare nello yogurt, nel kefir e nel tempeh stimolano la secrezione di Immunoglobine IgA e migliorano la resistenza alle infezioni. Ma per proliferare, i probiotici hanno bisogno delle fibre alimentari non digeribili contenute in alimenti come fagioli, banane e cipolle.
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