l’Italia celebra la Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo, istituita nel 2017 dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur). L’obiettivo di questa ricorrenza è sensibilizzare l’opinione pubblica su due fenomeni che hanno un impatto devastante sulla vita di molti giovani. In un’epoca in cui il mondo digitale ha ampliato le forme di prevaricazione, il bullismo e il cyberbullismo rappresentano un’emergenza educativa e sociale che richiede un’azione condivisa tra famiglie, scuole e istituzioni.
Il bullismo: un fenomeno ancora diffuso
Il bullismo è una piaga che colpisce milioni di studenti in tutto il mondo, con effetti che possono protrarsi per tutta la vita. Secondo i dati della Sorveglianza Health Behaviour in School-aged Children (HBSC) Italia 2022, gli atti di bullismo subiti a scuola sono più frequenti tra gli studenti più giovani, in particolare tra gli 11 e i 13 anni, con una maggiore incidenza tra le ragazze. Si stima che 6 studenti su 10 siano vittime di atti di violenza legati al bullismo almeno una volta durante il percorso scolastico.
Tipologie di bullismo
Il bullismo, lo ricordiamo, si manifesta in diverse forme:
– Fisico: aggressioni, spintoni, danni agli oggetti personali della vittima.
– Verbale: insulti, prese in giro, minacce.
– Relazionale: esclusione sociale, diffusione di false voci.
– Cyberbullismo: molestie attraverso i social media, diffusione di foto o video imbarazzanti, minacce online.
L’ascesa del cyberbullismo
Con la diffusione di internet e dei social media, il fenomeno del cyberbullismo si è aggravato. A differenza del bullismo tradizionale, il cyberbullismo ha caratteristiche peculiari che lo rendono particolarmente pericoloso: è anonimo, si diffonde rapidamente e raggiunge la vittima in qualsiasi momento della giornata, anche nella sua sfera privata.
Secondo uno studio condotto da Save the Children, il 17,2% dei ragazzi e il 21,1% delle ragazze tra gli 11 e i 13 anni ha riferito di essere stato vittima di cyberbullismo. Inoltre, il 46% dei giovani intervistati considera il cyberbullismo tra i maggiori pericoli del web, subito dopo il revenge porn e le molestie online.
Le conseguenze psicologiche sulle vittime
Essere vittima di bullismo o cyberbullismo può avere conseguenze drammatiche sulla salute mentale e sul benessere psicologico dei giovani. Studi scientifici hanno dimostrato che le vittime di questi fenomeni sono più esposte a:
– Ansia e depressione
– Bassa autostima
– Isolamento sociale
– Disturbi del sonno
– Scarsa performance scolastica
– Autolesionismo e pensieri suicidari
Il ruolo della scuola nella prevenzione
Le scuole giocano un ruolo cruciale nella lotta contro il bullismo. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha promosso numerosi progetti di sensibilizzazione, tra cui il Piano Nazionale per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo, che prevede corsi di formazione per docenti e studenti.
Il ministro Giuseppe Valditara ha dichiarato: “Oggi, nella Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, ribadiamo il nostro impegno a promuovere la cultura del rispetto tra i giovani per tutelare la dignità di ogni persona, la salute psicologica delle studentesse e degli studenti, educando alla responsabilità”.
Come combattere il dilagare del fenomeno
Per contrastare questi fenomeni, è necessario un approccio integrato che coinvolga genitori, insegnanti e istituzioni. I genitori giocano un ruolo fondamentale nell’educazione dei figli, insegnando loro il rispetto per gli altri e la consapevolezza digitale. È importante che parlino apertamente con i ragazzi dei pericoli della rete e dell’importanza di comportarsi in modo responsabile, monitorando la loro attività online senza essere invadenti. Creare un ambiente familiare di fiducia permette ai ragazzi di sentirsi al sicuro nel denunciare eventuali episodi di bullismo o cyberbullismo.
Anche gli insegnanti hanno una responsabilità significativa nella prevenzione di questi fenomeni. È essenziale promuovere un clima scolastico inclusivo e rispettoso, dove ogni studente si senta accettato e protetto. Organizzare incontri di sensibilizzazione con esperti e laboratori educativi può aiutare a far comprendere ai ragazzi l’impatto del bullismo sulle vittime e sulle loro famiglie. Inoltre, gli insegnanti devono essere pronti a intervenire tempestivamente in caso di segnalazioni, collaborando con le famiglie e le autorità competenti.
Il ruolo delle Istituzioni
Le istituzioni, infine, devono fare la loro parte rafforzando le leggi contro il cyberbullismo e investendo in programmi educativi mirati. È fondamentale garantire supporto psicologico alle vittime, affinché possano ricevere l’aiuto necessario per superare le conseguenze emotive e psicologiche di queste esperienze traumatiche. Solo con un’azione sinergica tra genitori, insegnanti e istituzioni si può sperare di arginare un fenomeno così diffuso e dannoso.
L’importanza della Giornata Nazionale
Questa Giornata non è solo un momento di riflessione, ma un’occasione per agire concretamente. Grazie alle campagne di sensibilizzazione e ai progetti scolastici, sempre più giovani sono consapevoli dell’importanza di denunciare gli episodi di violenza e di aiutare le vittime a uscire dall’isolamento.
L’evento simbolo della giornata è il “Nodo Blu – Uniti contro il bullismo“, un’iniziativa che coinvolge scuole e studenti in tutto il paese per promuovere la cultura del rispetto e della solidarietà.
Promuovere il cambiamento
Il bullismo e il cyberbullismo non sono semplici dispetti tra ragazzi, ma problemi seri che richiedono l’impegno di tutti. Ogni piccolo gesto di rispetto e di solidarietà può fare la differenza nella vita di chi soffre. La Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo è un’occasione per promuovere il cambiamento e costruire un futuro in cui nessun giovane debba più sentirsi solo o perseguitato.
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