Nella Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, un’intervista a Jacopo Marzetti, presidente del Comitato Media e Minori per parlare dei loro diritti.
Il 20 novembre, ogni anno, si celebra il World’s Children Day, la Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza, dedicata al tema dei diritti di ragazzi e bambini. Si tratta di una data importante dal momento che nel 1959 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò la Dichiarazione dei Diritti dell’Infanzia. Quarant’anno dopo – era il 1989 – nella medesima data, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia.
Per l’occasione abbiamo rivolto alcune domande sul tema all’avvocato Jacopo Marzetti, presidente del Comitato Media e Minori il cui obiettivo è quello di assicurare la protezione dei più giovani dalla diffusione di contenuti nocivi, anche nell’era digitale.
Avvocato, lei si occupa da anni di diritto di famiglia, già Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Lazio. Quali pensa siano i punti di vulnerabilità in tema di diritti dell’infanzia?
Non ne parla nessuno, ma il tema a mio avviso più drammatico è quello relativo alla conflittualità genitoriale e ai danni che provoca ai bambini che assistono a questa violenza che può essere non solo fisica ma anche psicologica. È perciò importante stare attenti a non litigare davanti ai ragazzi, stare attenti a non arrivare a separazioni conflittuali perché questo può portare purtroppo a dei drammi per il minore che vive questa situazione. Non dimentichiamo che possono esserci anche conseguenze legate all’atteggiamento del minore nei confronti degli altri ragazzini, come bullismo e cyberbullismo. In tutto ciò, la famiglia ha un ruolo fondamentale e i nonni possono avere un compito di primo piano.
Quale?
I nonni hanno un ruolo chiave per chi ha la fortuna di averli in vita, per chi ha la possibilità di averli vicini. Hanno un compito educativo e di guida. Avendo loro vissuto anni particolari – molti hanno conosciuto la Guerra e le fasi successive al conflitto -, possono spiegare ai ragazzi, ai giovanissimi, l’evoluzione storica vissuta. Non dimentichiamo che la funzione principale educativa è della famiglia sebbene in molte la deleghino alla scuola. Ma la scuola – questo è bene sottolinearlo – non può sostituirsi alla famiglia. E nella famiglia i nonni possono contribuire in maniera importante. Io, però, mi soffermerei anche sul diritto dei nonni a poter svolgere il loro ruolo nei confronti dei nipoti.
Cosa intende?
Molte volte capita che, a seguito di una conflittualità genitoriale tra figli e genitori, il nonno non abbia la fortuna, la possibilità di essere presente e, di fatto, si impedisce al minore di sentire i consigli o essere supportato dai più anziani della famiglia che invece possono avere un’importanza fondamentale.
Nella conflittualità genitoriale, i nonni cosa possono fare?
Possono avere una duplice funzione. Prima di tutto, quella di parlare con il proprio figlio – ma anche con il loro genero o la nuora – e cercare di farli ragionare in base alla loro esperienza. Talvolta, nei matrimoni tra giovani manca l’esperienza di poter vivere la quotidianità. Aiutare un giovane a capire come poter superare una difficoltà è cosa preziosa. I nonni, magari, hanno vissuto loro stessi difficoltà e le hanno superate. Inoltre, possono occuparsi dei minori per cercare di far recuperare l’equilibrio familiare ai due coniugi supportandoli.
Coi genitori che lavorano, talvolta c’è poco tempo per comprendersi?
Capita spesso che in una crisi familiare – soprattutto quando ci sono dei figli – ci sia di fatto di poco tempo a disposizione per la coppia. Chi ha la fortuna di avere i nonni, ha la fortuna di poter affidare il proprio figlio a una persona di cui si possa fidare.
I nonni che ruolo possono giocare nel rapporto coi media e i nuovi strumenti di comunicazione?
Con i media il discorso è più complicato perché l’evoluzione tecnologica che c’è stata negli ultimi vent’anni ha comportato cambiamenti coi quali alcuni senior possono avere minore dimestichezza. Piuttosto che rincorrere le evoluzione tech, i nonni potrebbero portare i giovani a conoscere l’importanza di altri fattori.
Quali, ad esempio?
La lettura, la scrittura. I nonni possono avere una funzione educativa su aspetti fondamentali che hanno portato l’Italia ad essere grande nel mondo. In generale, la nostra scrittura, la nostra letteratura, la nostra storia sono tutte conoscenze che un nonno ti può trasmettere e che internet non ti può restituire alla stessa maniera.
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