In Italia ogni anno vengono effettuate circa 9.000 diagnosi di celiachia. Gli ultimi dati rilevano un totale di 241.729 celiaci di cui il 70% appartenenti alla popolazione femminile e il restante 30% a quella maschile. Anche per questo a fine aprile la Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE) e l’Associazione Italiana Celiachia (AIC) hanno firmato un accordo mirato a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della celiachia fuori casa
La Giornata Mondiale della Celiachia è un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto a questa patologia autoimmune scoperta già nel XIX secolo dal medico britannico Samuel Gee. Solo negli anni ’40, però, grazie al pediatra olandese Willem Dicke è stato possibile scoprire che l’esclusione del glutine dalla dieta poteva alleviare i sintomi presentati da alcuni pazienti.
Giornata Mondiale della Celiachia: cos’è, quali sono i sintomi, come si diagnostica
La celiachia è una malattia autoimmune che colpisce l’intestino tenue e può causare gravi danni se non diagnosticata e trattata correttamente. È caratterizzata da una reazione al glutine, proteina presente nel grano, nella segale, nell’orzo e in altri derivati. Quando le persone celiache consumano glutine, il loro sistema immunitario attacca erroneamente la mucosa dell’intestino tenue, danneggiando i villi intestinali e riducendo l’assorbimento dei nutrienti.
La diagnosi di celiachia può essere complessa e richiede una combinazione di test clinici, esami del sangue e biopsie intestinali. Uno dei test più comuni è il dosaggio degli anticorpi antitransglutaminasi tissutali (tTG-IgA) nel sangue, che possono essere rilevati in gran numero in persone celiache. Tuttavia, la diagnosi definitiva richiede una biopsia dell’intestino tenue, nella quale si osserva la presenza di danni caratteristici quale l’atrofia dei villi intestinali.
I sintomi della celiachia, inoltre, possono variare notevolmente da persona a persona e possono manifestarsi a qualsiasi età. Alcuni possono sperimentare sintomi gastrointestinali, come diarrea, gonfiore addominale, dolore addominale e nausea. Altri segni e sintomi possono includere stanchezza cronica, perdita di peso, malnutrizione, eruzioni cutanee (come la dermatite erpetiforme) e problemi di fertilità. È importante notare che alcune persone possono essere asintomatiche o avere sintomi lievi, il che rende la diagnosi ancora più difficile senza test specifici.
Giornata Mondiale della Celiachia: l’importanza dell’alimentazione
La Giornata Mondiale della Celiachia è un’opportunità per aumentare la consapevolezza su questa patologia e promuovere la ricerca scientifica migliorando la diagnosi precoce e il trattamento. La dieta senza glutine è al momento l’unico trattamento efficace e prevede l’eliminazione di alimenti contenenti grano, segale, orzo e tutti i loro derivati. Con l’aumentare delle diagnosi, però, negli ultimi anni si è verificata una crescente disponibilità di cibi senza glutine e una maggiore consapevolezza riguardo alle esigenze dietetiche delle persone celiache, quali la preparazione delle pietanze senza contaminazioni dal glutine.
FIPE e AIC firmano un accordo per sensibilizzare l’opinione pubblica
Tuttavia, la vita senza glutine può essere impegnativa e comportare sfide sociali ed economiche. È fondamentale un sostegno adeguato da parte della famiglia, degli amici e della comunità, oltre a un’educazione approfondita sui rischi e sulle implicazioni della celiachia. Per questo la Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE) e l’Associazione Italiana Celiachia (AIC) hanno firmato un accordo mirato a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema. L’iniziativa promuove la diffusione di una maggiore conoscenza sui bisogni e sulle esigenze dei celiaci sull’alimentazione fuori casa e il Protocollo d’intesa è stato presentato e sottoscritto da Lino Enrico Stoppani, Presidente di FIPE-Confcommercio, e Rossella Valmarana, Presidente AIC, evento al quale ha preso parte anche l’Onorevole Elena Murelli, Senatrice e Presidente dell’Intergruppo parlamentare su celiachia, allergie alimentari e AFMS.
Diversi i progetti e le iniziative che verranno realizzati nel corso dell’anno. FIPE e AIC si impegneranno a sensibilizzare le imprese associate alla Fipe (bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pasticcerie, ecc.) per diffondere la conoscenza del programma Alimentazione Fuori Casa senza glutine di AIC.
L’attenzione degli esercizi aderenti ad “Alimentazione Fuori Casa senza glutine”
Da un’indagine del 2023 su Ristorazione e Celiachia, commissionata da AIC, è emerso che vi sono differenze sostanziali nell’approccio al servizio senza glutine tra i locali aderenti al programma Alimentazione Fuori Casa senza glutine dell’AIC, rispetto a quelli non aderenti. Infatti, l’indagine riporta che il 63% dei gestori di locali non facenti parte di AFC dichiara di avere una conoscenza superficiale della materia; mentre circa il 40% dei locali italiani dichiara di non servire piatti senza glutine.
Le attività previste saranno campagne informative, momenti di formazione per operatori del settore e iniziative per favorire l’accesso a una dieta senza glutine anche al di fuori delle mura domestiche.
L’impegno congiunto di FIPE e AIC rappresenta un importante passo avanti nella creazione di un’ambiente più attento e accogliente per i celiaci e grazie a questa sinergia, si spera di contribuire a una maggiore consapevolezza e comprensione della malattia, garantendo a tutti la possibilità di viaggiare e mangiare al ristorante con la certezza di essere accolti da professionisti informati sulla celiachia e sulla dieta senza glutine.
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