Il 30 luglio festeggiamo la Giornata Mondiale dell’Amicizia, istituita dalle Nazioni Unite per favorire la pace tra i popoli. Un bene profondo che oggi sfida i social e la pandemia.
La Giornata Mondiale dell’Amicizia è stata proclamata nel 2011 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con l’idea che l’amicizia tra popoli, paesi, culture e persone diverse può ispirare la pace e costruire ponti tra le comunità. La solidarietà, la comprensione reciproca e lo spirito di (ri)conciliazione alla base di questo sentimento, infatti, sono indispensabili per superare le crisi e le divisioni tra gli esseri umani, come individui e società.
Un vero amico: un tesoro inestimabile
L’amicizia è come l’amore: o c’è o non c’è. O meglio potremo dire che l’una è l’essenza dell’altro. L’amicizia infatti è alla base di ogni rapporto duraturo e profondo che richieda fiducia, complicità e comprensione. Persino tra coniugi o tra fratelli. A differenza di altri legami, infatti, non ha bisogno di vincoli di sangue e rifugge dall’interesse e dalla necessità. Non va neanche confusa con il senso di lealtà per il capufficio o con il cameratismo verso i compagni della squadra di calcetto. Per questo vale sempre il vecchio adagio ”chi trova un amico trova un tesoro”. E infatti gli amici veri sono pochi, anche perché il contraltare di un tale valore è la disponibilità: all’ascolto, al perdono, alla comprensione. L’amicizia, dicevano i nonni, è sacrificio.
Gli amici al tempo del Covid
Le reti amicali, sottolinea l’Istat, rappresentano un sostegno fondamentale per le persone. Eppure dal Rapporto 2021 risulta che la percentuale di italiani molto soddisfatti dei loro amici si attesta al 18%, in calo con i valori precedenti. Nello specifico, si va da un – 6,5% nella fascia tra 14 e 19 anni a un – 5% in quella tra 65 e 74. Un dato in linea con una ricerca del Sole 24 ore che testimonia – tra il 2020 e il 2021 – un crollo della frequenza e della qualità delle relazioni fisiche. La pandemia ha colpito duramente i rapporti vis-à-vis, a vantaggio di quelli online. Tanto che solo l’11% degli intervistati dichiara che le amicizie intime (quelle che si frequentano almeno un volta al mese) sono aumentate, contro il 16% che dice che sono diminuite. In ogni caso più della metà degli intervistati riconosce al Covid il merito di aver fatto scoprire i rapporti più autentici.
Facebook & Co.
Se i veri amici si contano sulle dita di una mano, è lecito chiedersi quanto la Rete oggi stia cambiando il valore di questo sentimento. Nell’era dei social, tempestati dalla fatidica domanda: “Quanti amici hai su Facebook?”, ci sorprendiamo davanti a numeri a più zeri. La Rete ha di fatto ampliato le relazioni umane ed è stata di supporto nei lunghi mesi di chiusura. Per non parlare del successo che crediamo proporzionale al numero di contatti sul nostro profilo. Ma tutto ciò sostituisce un abbraccio o quella complicità che non ha bisogno di cuoricini per esprimersi? È pur vero che il lungo isolamento prima, e la ripresa frenetica del lavoro poi, continuano ad influire sui rapporti sociali. Da un lato abbiamo messo in discussione tutta la nostra vita, amicizie comprese. Dall’altro la pandemia porta con sé uno strascico di egoismo dal quale facciamo fatica a liberarci.
Amicizia e bisogno di socialità: una bella differenza
Secondo uno studio recente non bastano 200 ore per far nascere un’amicizia profonda, mentre 40 sono sufficienti per una occasionale. La prima infatti ha bisogno di condivisione e fiducia, sentimenti che si costruiscono solo col tempo e la vicinanza. Non certo con un click. I rapporti che nascono sui social, inoltre, sono caratterizzati da emoticon e like, ma privi di un aspetto fondamentale della comunicazione: il linguaggio del corpo. Anche per questo corrono il rischio di rivelarsi privi di sincerità e sostanza. D’altronde la spinta a creare legami è connaturata nell’uomo, essere sociale per eccellenza. L’importante è non confondere il bisogno di contatti con quella relazione unica basata sul rispetto, la sincerità, la fiducia e la disponibilità reciproca, che è la vera amicizia. La Giornata mondiale dell’amicizia ha lo scopo di ricordarcelo.
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