L’abbraccio e la benedizione della Chiesa nella terza Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani
La ricorrenza nella quarta domenica di luglio della Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani quest’anno ha un’attenzione in più. L’indulgenza plenaria per i senior e per tutti i fedeli che, con “spirito di penitenza e carità”, parteciperanno oggi, 23 luglio, alla Messa che Papa Francesco presiederà alle 10 nella Basilica di San Pietro, o alle diverse celebrazioni che si svolgeranno in tutto il mondo. Le condizioni per riceverla, ricorda la Penitenzieria Apostolica, sono le consuete: la Confessione, la Comunione e la preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre.
Chi può ottenere l’indulgenza plenaria
L’indulgenza plenaria cancella non solo il peccato nella confessione, ma anche la pena temporale che dovrebbe essere scontata sulla Terra (con preghiere, penitenze o opere di carità) o in Purgatorio. Un atto di comprensione e benevolenza con il quale Papa Francesco intende offrire pieno sostegno spirituale ai destinatari della Giornata e ai fedeli che se ne prendono cura. Potranno ottenerla coloro che “dedicheranno tempo adeguato a visitare in presenza o virtualmente” gli anziani bisognosi o in difficoltà, così come i disabili e gli abbandonati. Ma anche “gli anziani malati e tutti coloro che, non potendo uscire da casa per grave motivo, si uniranno spiritualmente alle funzioni sacre della Giornata Mondiale, offrendo a Dio Misericordioso le loro preghiere, i dolori e le sofferenze della vita”.
Il messaggio del Papa
La decisione è in linea con lo spirito di questa Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani. Infatti il tema “Di generazione in generazione la sua misericordia” è tratto da un passo del vangelo di Luca che riporta l’incontro tra la giovane Maria e la sua anziana parente, Elisabetta, dal quale scaturisce il Magnificat. È lo stesso Santo Padre a spiegarlo ai fedeli: così come fu durante l’incontro tra le due donne, lo Spirito Santo accompagna e benedice ogni incontro tra le generazioni, tra nonni e nipoti, tra giovani e anziani. Dio, spiega il Pontefice, desidera che i giovani rallegrino i cuori degli anziani, e che attingano sapienza dal loro trascorso.
L’incontro tra generazioni è scritto nei Vangeli
Ma, anzitutto, sottolinea, desidera che gli anziani non siano lasciati soli, relegati ai margini della vita, come purtroppo oggi troppo spesso accade. Il suo messaggio offre lo spunto per una riflessione sociale avvicinando due categoria a lui care: i giovani – e il loro sentirsi soli e abbandonati – e gli anziani, spesso trascurati. E se questa domenica è dedicata a loro, i primi saranno i protagonisti dal 1 al 6 agosto a Lisbona della Giornata Mondiale della Gioventù. Una vicinanza di tempi non casuale, dal momento che uno dei temi principali sarà quello dell’accoglienza, come quella offerta a Maria e Gesù dai due anziani Elisabetta e Zaccaria. Un modello di ospitalità, sottolinea il Papa, come quello di tanti nonni nelle comunità di tutto il mondo.
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