Armando Giorgi.
È nato a Genova, dove vive. Ha lavorato come macchinista alle Ferrovie dello Stato, ora è in pensione. Ha vinto numerosi premi nazionali e internazionali di poesia e narrativa e ha pubblicato 34 volumi tra romanzi e poesie. È Cavaliere della Repubblica. Al Concorso 50&Più nel 2007 ha vinto la Farfalla d’oro per la poesia, nel 2008 e 2013 la Libellula d’oro per la poesia, nel 2009, 2011 e 2015 la Segnalazione della giuria sempre per la poesia e nel 2013 la Menzione speciale della giuria per la prosa.
Giudizio della Giuria
Il tono è quella di un amore sussurrato e pure costante: il paesaggio nevoso, l’interno caldo, protetto, il pensiero della donna amata, tutto viene espresso con grazia ed esattezza di immagini, per sensazioni limpide e tenere, in una levità che avvolge di musica suadente la malinconia.
L’opera è interpretata e adattata da Vittorio Viviani
Il mio paese è una parrucca di neve,
indossata dalla montagna.
Quando il freddo accende stufe,
alita fumosi capelli neri.
Potrei scalare, nel calendario di giorni,
altri incontri, affamato dagli abbracci.
È così, cara, ti descrivo questo gelo,
come significato di lontananza.
Appena tolgo neve dai vetri,
la trasparenza dei tuoi occhi,
pettina spazi di immagini.
Quando stagioni contorneranno
paesaggi di sole, respirerò attese.
Chiarezze d’echi “ritorni?!”.
Non evaderò da queste cime,
per indossare cappotti firmati.
Chiedermi se sono l’uomo dalle caviglie
adatte a camminare tra viali alberati,
tarlati dallo smog, con la mia stagione arrugginita.
Ti avviserò!
Se entrerò nel circuito del tuo amore,
prenotami una camera, con vista al mare.