La stagione più magica dell’anno è indissolubilmente legata al mondo dei giocattoli. I dati Eurostat rivelano chi ne produce, ne esporta e importa di più. La produzione resta comunque concentrata in poche mani. Principalmente in Cina.
Natale evento globale. In ogni senso. Anche e soprattutto in quello della produzione e vendita di giocattoli. Molti di quelli che finiscono sotto l’albero, ad esempio, hanno spesso un passaporto straniero. Se la stagione più magica dell’anno resta indissolubilmente legata al mondo dei giocattoli, mentre i bambini di tutto il mondo sognano le ultime novità, gli ultimi dati Eurostat ci rivelano che la loro produzione è sempre più concentrata in poche mani. Principalmente in Cina.
Unione Europea: 6,5 miliardi di euro di giocattoli importati da Paesi Extra-UE
Festività sempre più vicine e una lista di regali da fare che si allunga sempre di più. Lo shopping dei giocattoli, in questo periodo dell’anno, rappresenta un elemento cruciale tra le cose da fare. Almeno per chi ha figli, nipoti, etc. Un “must have”, come lo definirebbero Oltreoceano, che spesso sfocia in corse all’ultimo momento per accaparrarsi il giocattolo giusto, argomento di nevrosi da acquisto su cui il cinema ha costruito intere commedie, trasformando la ricerca in un’odissea.
Anche nel 2023 l’Unione Europea – secondo gli ultimi dati Eurostat – è stata un’importatrice netta di giocattoli. Ovvero ne ha acquistati dall’estero di più di quanti ne abbia venduti. In altre parole, le sue importazioni hanno superato le esportazioni. Anche se in leggera flessione, nel 2023, ha importato 6,5 miliardi di euro di giocattoli da Paesi extra-UE (-2,0 miliardi di euro rispetto al 2022) e ne ha esportati extra-UE per un valore di 2,3 miliardi di euro (-0,2 miliardi di euro).
L’80% dei giocattoli arriva dalla Cina
Risulta essere la Cina il principale fornitore di giocattoli all’UE con l’80% delle importazioni (per un valore di 5,2 miliardi di euro). Infinitamente più avanti del Vietnam con il 6% (367 milioni di euro) e del Regno Unito con appena il 2% (150 milioni di euro). Circa un quinto delle importazioni di giocattoli dell’UE è andato alla Germania (18%), mentre la Francia e i Paesi Bassi hanno rappresentato rispettivamente il 16% e il 14%.
Regno Unito, principale destinazione dei giocattoli UE
I dati Eurostat mostrano che sono tre i Paesi a rappresentare oltre la metà delle esportazioni extra-UE in valore. La principale destinazione delle esportazioni extra-UE è stata il Regno Unito (30%, 694 milioni di euro). Seguono la Svizzera (13%, 301 milioni di euro) e gli Stati Uniti (10%, 233 milioni di euro). Ma da dove provengono allora i giocattoli che l’Unione esporta verso il resto del mondo? Sommando le percentuali, oltre il 50% dei giocattoli esportati provengono dalla Repubblica Ceca (29%), dalla Germania (19%) e dal Belgio (8%).
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