Nuovi risultati di studi scientifici pluriennali dimostrano che giocare con le bambole consente ai bambini di sviluppare capacità relazionali, a prescindere dal loro profilo neuro-evolutivo
Un gruppo di neuroscienziati dell’Università di Cardiff e Barbie hanno pubblicato gli ultimi risultati dello studio pluriennale che esplora gli effetti del gioco con le bambole sullo sviluppo nel breve e lungo periodo. Ad annunciarlo Mattel.
Giocare con le bambole: i benefici
Nel terzo anno di studio, i ricercatori hanno scoperto che il gioco con le bambole potrebbe apportare benefici per bambini con diversi stili di comunicazione, inclusi coloro che mostrano comportamenti neurodivergenti comunemente associati all’autismo. Grazie alla collaborazione con la Dott.ssa Catherine Jones, Direttrice del Centro di ricerca sull’autismo del Galles presso l’Università di Cardiff (Wales Autism Research Centre, Cardiff University), lo studio riconferma le conclusioni tratte nel primo anno di ricerca, dimostrando che giocare con le bambole, da soli o in gruppo, può favorire lo sviluppo sociale tra i bambini. I risultati del terzo anno rafforzano questa tesi includendo bambini con e senza comportamenti autistici, considerando i loro diversi approcci al gioco.
“Giocare con Barbie sviluppa empatia nei bambini”
“Siamo orgogliosi di sapere che quando i bambini, indipendentemente dal loro profilo neuroevolutivo, giocano con Barbie, l’attività ludica può beneficiare il loro sviluppo”, ha dichiarato Michael Swaisland, Responsabile EMEA di Insight and Analytics, Mattel. “Mentre Barbie continua ad ispirare il potenziale illimitato in ogni bambino e bambina, siamo lieti di sapere, attraverso la neuroscienza, che giocare con Barbie può anche incoraggiare lo sviluppo di capacità relazionali come l’empatia nei bambini, inclusi quelli che mostrano comportamenti neurodivergenti comunemente associati all’autismo”.
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