Negli ultimi anni lo scioglimento di 7 trilioni di tonnellate di ghiacciai ha innalzato il livello del mare di quasi 2 centimetri. Europa centrale e Alpi le aree più colpite
I ghiacciai sono indicatori del cambiamento climatico antropogenico in corso. Il loro scioglimento porta a un aumento dei rischi geologici locali e ha un impatto sugli ecosistemi marini e terrestri, sulle risorse regionali di acqua dolce e sui cicli globali dell’acqua e dell’energia. Per questo il 21 gennaio a Ginevra, l’UNESCO e la World Meteorological Organization (WMO) hanno dichiarato il 2025 Anno internazionale della conservazione dei ghiacciai. Con l’obiettivo di evidenziare il ruolo vitale dei ghiacciai e le sfide urgenti poste dal loro scioglimento accelerato. Gli appelli degli scienziati non mancano.
L’emergenza climatica è la causa
Un nuovo studio scientifico pubblicato sulla rivista Nature rivela che il cambiamento climatico sta causando lo scioglimento dei ghiacciai in tutto il mondo a una velocità mai registrata prima. I dati raccolti mostrano che i ghiacciai si sono ridotti in media di oltre il 5% dal 2000 al 2023, un dato già di per sé preoccupante. Ma che diventa più allarmante se si considera che il ritmo di scioglimento si è accelerato notevolmente nell’ultimo decennio. Questa perdita di massa glaciale ha un impatto diretto sull’innalzamento del livello del mare, aumentando il rischio di inondazioni e minacciando le comunità costiere di tutto il mondo.
La scienza unita per salvare i ghiacciai
Lo studio ha coinvolto un gruppo di ricerca internazionale sotto il coordinamento del WGMS, ospitato presso l’Università di Zurigo, che ha eseguito il cosiddetto Glacier Mass Balance Intercomparison Exercise (GlaMBIE). Lo studio ha coinvolto circa 450 esperti, organizzati in 35 team di ricerca, che hanno fornito 233 stime dei cambiamenti di massa dei ghiacciai regionali. Questa collaborazione scientifica globale ha permesso di ottenere un quadro completo e dettagliato del fenomeno dello scioglimento dei ghiacciai.
Lo scioglimento dei ghiacciai è un campanello d’allarme, Alpi (-38,7%)
Tra gli autori dello studio, figura anche Tyler Sutterley, ricercatore senior presso il Polar Science Center dell’Università di Washington, che sottolinea come “regioni che hanno avuto ghiacciai da tempo immemorabile stanno perdendo queste icone di ghiaccio”. Dal 2000, i ghiacciai hanno perso tra il 2% e il 39% del loro ghiaccio a livello regionale e circa il 5% a livello globale. La perdita di massa dei ghiacciai è circa il 18% maggiore della perdita della calotta glaciale della Groenlandia e più del doppio di quella della calotta glaciale antartica. Le Alpi in particolare registrano una perdita del 38,7%. Una percentuale ben più alta dell’Islanda (5,9%), della Scandinavia (14,4%), delle Ande (12,8%), della Nuova Zelanda (29,3%) e del Caucaso (35,3%).
Una grave minaccia alle risorse idriche e all’equilibrio ambientale
In generale, la perdita dei ghiacciai è più rilevante nelle regioni con una piccola area glaciale (il caso delle Alpi) e quelle a basse latitudini. Le regioni con una grande area glaciale hanno perso tra il 2% e il 12% del loro ghiaccio. Lo scioglimento di quasi 7 trilioni di tonnellate di ghiaccio glaciale dal 2000 ha innalzato il livello del mare di quasi 2 centimetri, con rischi gravissimi per l’ecosistema. Inoltre, lo scioglimento dei ghiacciai comporta la perdita di risorse regionali di acqua dolce. Per avere un’idea, spiegano gli autori, i 273 miliardi di tonnellate di ghiaccio persi in un solo anno equivalgono al consumo mondiale in 30 anni, ipotizzando tre litri a persona al giorno.
2025, l’anno internazionale della conservazione dei ghiacciai
Gli scienziati sono da tempo consapevoli che i ghiacciai, sentinelle del cambiamento climatico causato dall’uomo, si stanno sciogliendo sempre più rapidamente. Tuttavia, questo nuovo studio, , rappresenta un passo avanti fondamentale nella comprensione del fenomeno. Per la prima volta, diverse scoperte vengono riunite in un’analisi completa e dettagliata, offrendo un quadro globale della situazione. Una base di lavoro importante nel 2025, Anno internazionale della conservazione dei ghiacciai UNESCO, e per il Decennio di azione per le scienze criosferiche (2025-2034) dichiarato dalle Nazioni Unite.
(foto in apertura il Gran Ghiacciao Aletsch in Svizzera il più grande delle Alpi e patrimonio UNESCO)
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