Sono passati secoli da quando alchimisti e scienziati cercarono invano l’elisir di lunga vita, panacea universale per qualsiasi malattia. Oggi gli esperti che si occupano di studiare il processo di invecchiamento biologico (la biogerontologia) sottolineano come le loro ricerche non sono orientate ad allungare la vita umana, ma piuttosto a far vivere una vecchiaia più serena e in salute.
La ricerca sull’invecchiamento ha subito un’impennata da quando si è cominciato a pensare che l’invecchiamento sia il fattore comune alla base di malattie come l’Alzheimer, il cancro e le malattie cardiovascolari, per cui curando questo fenomeno si potrebbe arrivare ad una terapia universale per tutte le malattie. A corollario, una crescita esponenziale negli ultimi 3 anni di start up sulla longevità.
I farmaci attualmente in fase più avanzata sono i geroprotettori e i senolitici. I target di entrambi sono le cellule senescenti, diventate ormai vecchie e non più in grado di svolgere la loro funzione, ma anche incapaci di andare incontro ad una morte programmata. Restano perciò nell’organismo secernendo sostanze dannose, cause di infiammazioni. Queste cellule inoltre hanno la capacità di danneggiare le cellule vicine, trasformando anch’esse in senescenti e diffondendo così l’infiammazione nel corpo. Il sistema immunitario dovrebbe eliminarle, ma possono accumularsi nei tessuti a causa dell’invecchiamento, delle malattie croniche o della chemioterapia. Da qui l’importanza dei farmaci chiamati geroprotettori, che interagiscano con i meccanismi dell’invecchiamento prevenendolo o invertendolo, evitando appunto la formazione di cellule senescenti, e di quelli denominati senolitici, che hanno invece l’obiettivo di eliminarle. Uno degli ostacoli lungo il cammino della ricerca su questa tipologia di farmaci è la mancanza di un’indicazione necessaria per essere approvati. Pertanto diventa difficile ricevere finanziamenti pubblici e le aziende farmaceutiche sono ancora caute. Tuttavia investire nella ricerca diventa sempre più prioritario, perché, se è vero che la durata della vita è in aumento, è anche vero che spesso quelli della terza età sono anni accompagnati a volte da varie patologie, complesse e debilitanti.
I farmaci geroprotettori sono indirizzati a quei pazienti anziani fragili che, pur non avendo patologie croniche gravi, a causa di una caduta o di una polmonite hanno gravi difficoltà a recuperare.
SINTESI DI: Farmaci senolitici per spostare indietro le lancette del corpo, Cristina Tognaccini, AboutPharma, 173, 2020
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