Felicità e paure, ma anche la necessità di prendersi cura del proprio benessere psico-fisico, sono le condizioni che vivono la maggior parte dei neogenitori e futuri genitori intervistati per il progetto della Nestlé sulla genitorialità.
‘Genitori ai primi passi’ il progetto di Nestlé che ha indagato sui neogenitori e futuri tali, con l’obiettivo di supportarli per “vivere nel modo più sereno l’esperienza della genitorialità”. Lo studio della multinazionale, sviluppato in Italia e realizzato in collaborazione con i professionisti psicologi di Unobravo e con il supporto tecnico della piattaforma di ricerca YouGov, ha approfondito le difficoltà, le esigenze, oltre al benessere fisico e mentale, di 1100 neogenitori e coppie che hanno intenzione di avere un figlio.
Genitori ai primi passi di Nestlé
Avere un figlio per la maggior parte dei genitori interpellati rappresenta un momento di felicità, e l’84%, tornando indietro, lo rifarebbe. Il 40% delle coppie, però, prova ansia e preoccupazione all’idea di diventare genitore. Solo, infatti, un neogenitore su 3 sente di avere il controllo delle sfide da affrontare. Un cambiamento enorme, quello della genitorialità, su cui pesano le aspettative sociali e familiari di perfezione, e la convinzione diffusa che tutto debba essere perfetto per accogliere il bambino. Aspettative spesso altissime e in molti casi irrealistiche. “Il rischio è di aprire la strada a insicurezze e frustrazione”, si spiega nello studio firmato da Nestlé con Unobravo.
Benessere fisico e mentale dei neo genitori
Bilanciare genitorialità e vita lavorativa, o spazi da dedicare alla cura di sé stessi, per tanti genitori è complesso, fino a creare sensi di colpa paralizzanti. Anche riservare alla coppia gli spazi necessari diventa, quindi, importante. Emerge, infatti, che il 19% dei genitori non riesce ad occuparsi del proprio benessere. Solo il 35% delle mamme afferma di sentirsi bene fisicamente e mentalmente, rispetto al 52% dei papà. “Prendersi cura di sé significa potenziare le proprie risorse individuali, e poter essere più responsivi e disponibili per i propri figli”, sottolinea l’indagine.
Di fronte alla necessità di un aiuto, per il 67% degli intervistati la prima persona a cui ci si rivolge è il proprio partner. Un supporto reciproco che favorisce la costruzione di un legame affettivo solido e duraturo, e che rafforza il benessere di entrambi i genitori e di conseguenza la crescita più sana del bambino.
Supporti esterni alla genitorialità
Anche in presenza di un sostegno reciproco nella coppia, il 60% dei neogenitori sente di aver bisogno anche del supporto di un professionista ed esperto, ma solo il 4% partecipa a percorsi con uno psicologo. “Il sostegno di un esperto può offrire preziosi strumenti per affrontare le sfide connesse alla genitorialità, consentendo di sviluppare una maggiore fiducia nelle proprie capacità, e di conseguenza una connessione più profonda con il proprio partner e con il bambino”.
Sedute gratuite con Unobravo
Il progetto della Nestlé, oltre a studiare la condizione dei neo genitori, mette a disposizione le prime tre sedute gratuite per i genitori che vogliono iniziare un percorso di supporto psicologico con i professionisti di Unobravo. Dopo aver compilato un questionario ed effettuato il primo colloquio gratuito, chi vorrà proseguire potrà usufruire del progetto e delle successive tre sedute offerte dal progetto Genitori ai Primi Passi. “L’esperienza della genitorialità viene vissuta da ognuno in maniera personale ma ogni genitore che ne senta il bisogno, può appoggiarsi a una rete, dove non si è soli, che sia quella familiare, di amici, di altre coppie che vivono le stesse situazioni o di professionisti”.
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