Gabriella Zagaglia.
Si diploma in maturità artistica a 18 anni e in seguito si laurea in fisioterapia specializzandosi poi in psicomotricità e arteterapia a Parigi con il massimo dei voti. Consegue importanti premi: primo premio Confcommercio “Marguttiana” 2009 e nel 2011 come “artista designata” alla realizzazione “Manifesto città di Macerata” e nel 2012 primo premio giuria popolare. Partecipa al Concorso 50&Più da alcuni anni; nel 2017 vince la Farfalla d’oro per la poesia e riceve la Menzione speciale della giuria per la prosa, nel 2018 vince la Farfalla d’oro per la prosa e la Superfarfalla per la poesia, nel 2019 è Libellula d’oro per la prosa e Superfarfalla sempre per la prosa. Vive a Pollenza (Mc).
Urla il silenzio, sporco,
dietro l’appannare dei vetri.
Lo stridore dei suoi acuti
rimbalza sui nostri
risvegli increduli.
Il latrare dei cani si scaglia
sui mostri dai denti
a spazzola,
sui loro spruzzi salvifici,
come acqua santa
su demoni immondi.
Del sole è garantita
presenza essenziale
che non riscalda ne
intona canti di fiori.
Agglomerati silenti
di cemento variegato
esalano reflussi d’ansia.
Rullano i vetri
nei cassonetti minacciosi
vestiti di innocua neutralità.
Sospeso è il gesto,
noto all’abitudine,
immolato
alla conservazione
della specie.
Odori e suoni non
sopravvivono
in questo frastuono
muto che taglia
orizzonti
e ne fa origami.
Lanceremo parole
e preghiere
fino all’ultimo respiro
e sarà il nostro
urlo di guerra.
Il nostro flebile soffio
di rondini perdute
in questa primavera
di sangue bianco.