Smettere di fumare, a qualsiasi età, riduce il rischio di ammalarsi di tumore, soprattutto ai polmoni ma non solo, e i benefici maggiori si riscontrano a dieci anni dall’interruzione.
Spegnere l’ultima sigaretta è una decisione che può cambiare la vita. Smettere di fumare non solo libera dalla dipendenza dalla nicotina ma migliora la salute generale, riducendo drasticamente il rischio di ammalarsi di tumore. Ora, se ce ne fosse ancora bisogno, una ricerca condotta dal National Cancer Center di Goyang, in Corea del Sud e pubblicata sulla rivista Jama, ha evidenziato gli effetti positivi sulla salute della cessazione definitiva della dipendenza da nicotina.
Uno studio condotto su oltre 7 milioni e mezzo di persone
Gli scienziati hanno utilizzato i dati delle richieste di assicurazione sanitaria del National Health Insurance Service, raccolti fra il 2002 e il 2017. Da lì hanno intrapreso uno studio di coorte retrospettivo con 7.536.882 partecipanti adulti, di età superiore ai 30 anni, sottoposti a screening sanitario durante il ciclo di esami iniziale realizzato fra il 2002 e il 2003. I dati sono stati poi collegati a quelli del registro dei tumori del Korea Central Cancer e ai dati di morte ottenuti da Statistics Korea.
Il campione definitivo era composto da individui che avevano fornito informazioni complete sulla durata del proprio periodo da fumatore, sulla quantità giornaliera di sigarette, su indice di massa corporea, consumo di alcol e attività fisica, oltre che sul livello di reddito.
Gli effetti positivi a breve termine
Esaminando i dati i ricercatori hanno stimato che se si smette di fumare prima dei 35 anni si riducono del 90% le conseguenze negative: la frequenza cardiaca e la pressione del sangue si riducono già dopo venti minuti dall’ultima sigaretta, ed entro le prime dodici ore i livelli di nicotina e monossido di carbonio nel sangue diminuiscono, mentre l’ossigeno torna a livelli normali, i muscoli funzionano meglio e migliora la qualità del sonno. Entro i tre mesi si osserva un miglioramento delle funzioni polmonari, ed entro i nove mesi diminuiscono la tosse e l’affanno. In un anno si dimezza il rischio di infarto, e fra 5 e 15 si dimezza quello di ictus.
Gli effetti nel lungo periodo
Nei dieci anni successivi all’ultima sigaretta si dimezza anche il rischio di ammalarsi di tumore ai polmoni, alla bocca, alla gola, all’esofago, alla vescica e al pancreas. L’aspettativa di vita si allunga di dieci anni se si smette di fumare a 30 anni, di nove a 40 anni, di sei a 50 anni e di tre a 60 anni. Gli effetti positivi si riscontrano anche in coloro che hanno già sviluppato malattie correlate al fumo.
Che il fumo fosse dannoso era già noto, ma questa nuova ricerca prova la correlazione con il cancro, e soprattutto i benefici per la salute nel lungo periodo: un motivo in più per smettere.
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