Una ricerca mette in luce il potenziale del fruttosio nella prevenzione e nella cura di alcuni tumori.
Lo Shanghai Chest Hospital e l’Università Jiao Tong hanno pubblicato sulla rivista Cell Metabolism uno studio sulle potenzialità e i rischi del fruttosio. L’indagine mette in discussione i precedenti studi, che evidenziano i rischi dello zucchero della frutta per le patologie oncologiche.
L’esperimento
I ricercatori hanno sottoposto alcune cavie a una dieta ricca di fruttosio e altre a una dieta standard. Entrambi i gruppi sono stati esposti a cellule di melanoma, e la crescita del tumore è risultata soppressa nella popolazione che aveva assunto più zucchero, mentre nell’altra è aumentata.
Lo studio ha dimostrato che il fruttosio modula il metabolismo delle cellule del grasso, inducendo la produzione dell’ormone leptina, in grado di potenziare la risposta immunitaria contro i tumori. Il risultato smentisce quelli di ricerche precedenti, che avevano invece associato gli zuccheri della frutta a una crescita tumorale, in particolare nell’intestino.
Il fruttosio nella dieta
Il fruttosio è contenuto nella frutta, nel miele e negli ortaggi, in particolare nelle carote, nei fichi, nelle prugne, nelle zucchine, nelle banane, nelle mele e nei peperoni. Gli scienziati hanno riscontrato una correlazione tra livelli di leptina elevati e fruttosio nel sangue, con una migliore risposta immunitaria anti-tumorale in pazienti affetti da tumore polmonare.
Lo studio suggerisce quindi che una dieta ricca di fruttosio sia in grado di migliorare la reattività dell’organismo contro alcuni tipi di cancro, controllandone la crescita. Serviranno altre ricerche che aiutino a comprendere come sfruttare questo ‘zucchero semplice’ per rafforzare il nostro sistema immunitario, ma ciò non significa che si possa consumare in quantità eccessiva, perché può comportare altri problemi legati al fegato e all’obesità.
© Riproduzione riservata