La regola del “five a day”, cinque porzioni al giorno di frutta e verdura, sono la quantità corretta da mangiare per una sana alimentazione e prevenzione da patologie. Ma il consumo giornaliero in Italia per gli over 65 è piuttosto ridotto
Five a day. Questo è l’obiettivo nutrizionale, secondo l’Oms, per un corretto consumo di frutta e verdura anche, e soprattutto, per gli over 65. Cinque porzioni al giorno, equivalenti a circa 400 grammi complessivi ovvero circa 80 grammi a porzione, sono la quantità necessaria per la prevenzione da malattie croniche e cardiovascolari. L’indicazione dell’Oms per la popolazione anziana prevede l’ulteriore raccomandazione di “preferire cibi freschi, facilmente masticabili, digeribili e saporiti, in modo da aumentarne l’appetibilità e, quindi, il consumo”.
La sorveglianza Passi d’Argento dell’Istituto Superiore di Sanità ha indagato su questi consumi in Italia, ed è emerso che il consumo medio giornaliero di frutta e verdura tra gli ultra 65enni non raggiunge la quantità indicata nelle linee guida. Tra gli intervistati, nel biennio 2022-2023, il 47% ha dichiarato di consumare solo 1-2 porzioni quotidiane, il 43% 3-4 porzioni, e solo il 9% ha consumato le cinque porzioni al giorno di frutta e verdura prescritte.
Ad essere un po’ più attente sono le donne (53% contro il 50% degli uomini), un dato che si riduce con l’avanzare dell’età: si passa dal 53% tra i 65-74enni al 45% dopo gli 85 anni. Anche la provenienza geografica corrisponde ad abitudini alimentari differenti: al Nord il 59% degli ultra 65enni consuma 3 porzioni quotidiane di frutta e verdura, nelle regioni del Centro a farlo è il 57%, arrivando al Sud dove il consumo si ferma al 44%.
Fattori di rischio per la salute
Le linee guida italiane rivolte alla popolazione anziana raccomandano una dieta varia e appetibile. “È noto che adeguate quantità di frutta e verdura, oltre a proteggere da malattie cardiovascolari, neoplastiche e respiratorie (asma e bronchiti), assicurano un rilevante apporto di carboidrati complessi, nutrienti (vitamine, minerali, acidi organici) e sostanze protettive antiossidanti. In generale, un ridotto consumo di frutta e verdura è associato a un aumento del rischio di patologie croniche”, spiega l’indagine di Passi d’Argento. Un basso consumo di frutta e verdura rappresenta, quindi, uno dei fattori di rischio per la salute. “L’eliminazione dei fattori di rischio potrebbe evitare l’80% delle patologie cardiovascolari, degli eventi ischemici e del diabete di tipo II”, sottolinea l’indagine.
Strategie per incrementare il consumo di frutta e verdura tra gli over 65
L’analisi realizzata dalla sorveglianza Passi d’Argento ha inoltre rilevato che la quota di persone ultra 65enni che mangiano almeno 3 porzioni al giorno di frutta e verdura, o seguono la regola del “five a day”, ha raggiunto nel 2023 il valore più basso dal 2016.
I Centers for disease control and prevention hanno individuato alcune strategie per incrementare il consumo di frutta e verdura nella popolazione adulta. Un’indicazione è quella di “rendere più accessibili gli esercizi commerciali che vendono prodotti ortofrutticoli freschi”, anche di “aumentare la disponibilità di frutta e verdura presso i commercianti al dettaglio” e promuovere la creazione di orti urbani e domestici.
La Società italiana di medicina di prevenzione e degli stili di vita, che si è occupata della corretta alimentazione tra gli anziani, ha posto l’accento, prima ancora che sugli aspetti nutrizionali, sull’importanza della prevenzione delle difficoltà masticatorie, che incide sul tipo di alimentazione di questa parte di anziani. La prevenzione si fa a tavola, con una equilibrata alimentazione. Ma anche nei luoghi in cui si vive, diffondendo la cultura della sana alimentazione.
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