Mentre il Comitato Onu sui diritti delle persone con disabilità aspetta una risposta dall’Italia in merito al vuoto normativo sulla tutela di chi si prende cura dei propri cari, il Friuli-Venezia Giulia approva la legge regionale sui caregiver.
Il 3 ottobre scorso il Comitato Onu sui diritti delle persone con disabilità ha condannato l’Italia per una discriminazione ai danni dei caregiver. Nel nostro ordinamento giuridico nazionale, infatti, non è prevista alcuna forma di tutela per chi “si prende cura” e ci sono stati dati 180 giorni, a partire da quel 3 ottobre, per rispondere con misure idonee e risarcimenti per le famiglie. Ma proprio in questi giorni, mentre il tempo sta per scadere, sembra che ancora non ci sia una legge che progetti tutele e sostegni a chi assiste i propri cari. Una speranza che sembrava concretizzarsi con la Legge sulla Non Autosufficienza che, tuttavia, non ha saputo dare il giusto spazio ai caregiver.
Sopperire i vuoti: la legge regionale sui caregiver
Eppure, sono tante le persone in Italia a ricoprire questo ruolo. Si parla di tre milioni di persone, spesso donne, impegnate in attività di assistenza e cura che non sempre si conciliano con il lavoro e richiedono enormi sforzi fisici e psicologici. Già nel 2018 la Legge di Bilancio cercava di restituire una definizione di caregiver e stabiliva un fondo a loro destinato, senza però individuare un effettivo riconoscimento lavorativo. Così, la tutela dei caregiver è passata alle singole Regioni. A partire dall’Emilia-Romagna, che già nel 2014 ha approvato una legge per la valorizzazione e il supporto del caregiver, fino alla norma varata lo scorso anno in Lombardia.
La legge regionale sui caregiver in Friuli-Venezia Giulia
Pochi giorni fa, anche in Friuli-Venezia Giulia il consiglio regionale ha approvato una legge che riconosce il valore sociale ed economico dei caregiver familiari. È stata votata all’unanimità la norma «Disposizioni per il riconoscimento, la valorizzazione e il sostegno dei caregiver familiari», composta da 10 articoli, in cui si definisce la figura del caregiver e se ne disciplinano i rapporti con il sistema dei servizi sociali e sanitari. Nel testo si legge anche la volontà di tutelare la conciliazione dei tempi di cura con quelli di lavoro e studio e vengono promossi accordi con associazioni di datori di lavoro, istituzioni scolastiche e universitarie. Inoltre, i Servizi sociali dei Comuni e le Aziende sanitarie hanno il compito di assicurare ai caregiver servizi di informazione e orientamento, consulenza e supporto psicologico, interventi di sostegno e sollievo. Una legge necessaria per cui la Regione ha stanziato 1.310.000 euro per il triennio 2023 – 2025.
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