Il movimento ambientalista Fridays for Future ritorna oggi in piazza con l’edizione 2022 dello sciopero globale per il clima. Lo slogan di quest’anno è “People not profit”, un chiaro richiamo alla salute e al benessere delle persone, che deve essere privilegiato rispetto al profitto economico. I temi della manifestazione riguardano ancora una volta i rischi del cambiamento climatico, l’importanza di sostenere un modello di sviluppo energetico in grado di ridurre le emissioni nocive e dunque fermare l’aumento della temperatura del pianeta.
Sciopero globale per il clima: un messaggio per istituzioni e governi
Gli attivisti si rivolgono alle istituzioni locali, nazionali e internazionali, e li esortano a interventi più coraggiosi in fatto di tutela ambientale. Nel rispetto degli accordi di Parigi sottoscritti nel 2015, infatti, dovrebbe vigere l’impegno a perseguire ogni sforzo possibile per limitare il surriscaldamento globale.
Nelle piazze si chiederà che i paesi del Nord del mondo garantiscano dei risarcimenti alle comunità che già oggi sono colpite dalle conseguenze del climate change, magari come finanziamenti che permettano di fronteggiare le variazioni ambientali e ne compensino perdite e danni.
La nascita di Friday For Future
Il movimento è nato nel 2018 grazie all’azione dell’attivista svedese Greta Thunberg e si è diffuso fra i giovani di tutto il mondo. Uno dei temi al centro degli eventi di oggi sarà anche la guerra in Ucraina, dopo la manifestazione dello scorso tre marzo dedicata al conflitto.
In tutte le principali città italiane ci saranno presidi, cortei ed eventi dedicato a ecologia, sostenibilità, transizione energetica e fonti rinnovabili (clicca qui per vedere la mappa con l’elenco completo). Le iniziative registrate sono 143: Roma, Milano, Torino Bologna e Firenze si prospettano le più attive.
Smart cities: le città del futuro
Nei diversi appuntamenti ci sarà spazio per affrontare il tema delle smart cities, che faticano a decollare. Servono, infatti, interventi strutturali che sappiano innovare il trasporto pubblico urbano e la raccolta dei rifiuti. Ma che contribuiscano in modo ancora più significativo al contenimento delle sostanze inquinanti che, ad esempio, nella capitale resta al di sopra del limite suggerito dall’Organizzazione mondiale della sanità.
Oggi, comunque, le piazze italiane saranno simbolicamente collegate con quelle del resto del mondo. In tutti i continenti, infatti, ci saranno iniziative analoghe. 200 solo negli Stati Uniti, più di 70 in Africa, ma anche in India e Australia. Per consultare la mappa ufficiale è possibile cliccare qui.
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