1946 – 2025: compie 80 anni il Calendario di Frate Indovino. Passato e futuro del calendario più amato nato da un’idea di un frate visionario
Da 80 anni Frate Indovino porta parole di fiducia e ottimismo nelle famiglie italiane. Questo anniversario coincide con l’Anno Santo: per questo il Calendario 2025 di Frate Indovino è dedicato alla speranza. E coincide anche con le celebrazioni dell’ottavo centenario del “Cantico di Frate Sole” di San Francesco d’Assisi, fra le prime poesie scritte in lingua italiana. Proprio a quei versi l’Almanacco 2025 dedica una pagina, con nuovi versi inediti che li affiancano: quelli dello scrittore e poeta Daniele Mencarelli.
Il manuale di vita di Frate Indovino
Frate Indovino offre consigli pratici per l’orto, la cucina, la salute e la vita in generale, promuovendo la sostenibilità. Più di 2.500.000 copie fedelmente spedite nelle case di tutt’Italia, ma c’è anche una versione per la Svizzera e, curiosità, una pure per la Sardegna con le festività dell’isola. All’estero sono distribuite circa 2.500 copie e ne vengono realizzate 50 in versione Braille. E poi i diversi formati, il Calendario dell’avvento e quello da tavolo: sono milioni i rapporti costruiti in questi ottant’anni dal mitico cappuccino con le famiglie.
Un cuore solidale che batte per il mondo
Il Calendario è un invito alla reciprocità. Un esempio virtuoso di economia del dono che raccoglie le offerte e le ridona sostenendo le famiglie in difficoltà economiche ed abitative. Non solo, si occupa dell’accoglienza dei profughi e degli immigrati, e si adopera anche sostenendo iniziative dove infuria la guerra a Kiev come in Terra Santa. Ma poi ancora più lontano nelle terre di missione: Amazzonia, Madagascar, Benin.
Da un’idea geniale a un’istituzione
Il Calendario di Frate Indovino nasce nel 1945 come un’idea di Padre Mariangelo da Cerqueto, direttore della rivista dei Cappuccini umbri “Voce Serafica”. Inizialmente concepito come un semplice allegato alla rivista, il calendario si trasforma ben presto in un progetto più ambizioso. Padre Mariangelo, per migliorare la diffusione della rivista, intuisce che un calendario potrebbe entrare in tutte le case e raggiungere un pubblico più vasto. Dopo aver superato alcune difficoltà legate al budget, il primo calendario viene stampato nel settembre del 1945 con il titolo “Frate Indovino”, pseudonimo di padre Mariangelo. Dopo la sua morte (2002), la pubblicazione del calendario viene curata da una redazione composta anche da frati cappuccini.
Un’evoluzione costante al passo con i tempi
Il Calendario di Frate Indovino ha dimostrato una grande capacità di adattamento, introducendo nuovi linguaggi e affrontando temi sempre più attuali. Un esempio è il passaggio dalla rubrica “Per le massaie” a “Per le donne”, che riflette i cambiamenti sociali. Tra il 1957 e il 1980 nacquero nuove rubriche, come “Marcellino pane e vino”, “Tema di fondo dell’almanacco Frate Indovino”, “Lo sapevate?”, “Lo credereste?”, “Vedo e Prevedo”, “Il grillo sparlante”. Nel 1985 dalle 16 pagine l’almanacco passò a 20, con l’aggiunta di argomenti quali “Pace”, “Ecologia della natura, del cuore e della vita”, “Opere Sociali e Religiose di Frate Indovino”.
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