Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità i vaccini sono in grado di evitare ogni anni fra i 2 e i 3 milioni di decessi per diverse patologie. Eppure l’adesione ai programmi di vaccinazione è ancora troppo scarsa
Per promuovere l’importanza delle immunizzazioni la Fondazione IncontraDonna ha rilanciato la campagna nazionale #lavaccinazionenonhaetà e ha presentato il Disco del calendario vaccinale, realizzato in formato stampa e in versione digitale.
Cos’è il Disco del calendario vaccinale?
Il Disco, patrocinato dal Ministero della Salute e dalla Società italiana di igiene e medicina preventiva e sanità pubblica, indica tutte le vaccinazioni obbligatorie e raccomandate dai primi mesi di vita fino alla terza età.
Consultabile online, descrive la copertura offerta da ciascun vaccino, dall’esavalente (anti difterite, tetano, pertosse, poliomielite, Haemophilius influenzae di tipo b ed epatite B) all’anti-pneumococco, dall’anti-meningococco all’anti-rotavirus nei bambini prima dell’anno di vita. Indicati anche tutti i vaccini consigliati dai cinque anni all’adolescenza, come l’anti-morbillo, parotite, rosolia e varicella, l’anti-papillomavirus (Hpv), e quelli indicati anche in età adulta come l’anti-difterite, tetano e pertosse, l’anti-herpes zoster, l’anti-influenzale.
Obiettivo: sensibilizzare la popolazione
L’obiettivo della campagna #lavaccinazionenonhaetà è quello di informare e sensibilizzare la popolazione sui benefici delle vaccinazioni, e sull’importanza di raggiungere una copertura ottimale della popolazione. Un traguardo che si può raggiungere riducendo le disuguaglianze e mettendo in campo azioni per coinvolgere anche i gruppi di popolazione difficilmente raggiungibili, come le persone senza fissa dimora e in generale i soggetti vulnerabili e più esposti al rischio di malattie che si possono prevenire.
La Fondazione ha ricordato che anche l’immunizzazione della popolazione sana si traduce in una maggiore tutela per le categorie a rischio, inclusi i pazienti oncologici.
Per gli adulti fragili sono particolarmente consigliati i vaccini antinfluenzale, anti-pneumococco e anti-Covid, come indicato anche dall’Aiom, Associazione italiana di oncologia medica.
Anche l’anti-herpes zoster è vivamente raccomandato, soprattutto negli over 65. Del cosiddetto Fuoco di Sant’Antonio si registrano oltre 157mila nuovi casi all’anno, e la malattia può portare anche a gravi complicanze nei pazienti più vulnerabili.
Vaccino come prevenzione oncologica: l’anti- Hpv
Il papillomavirus è responsabile del 97% dei tumori della cervice uterina, e fino al 30% dei tumori della testa-collo. Il vaccino è gratuito per gli adolescenti come prevenzione, ma solo il 38% delle 12enni e il 31% dei coetanei maschi si sono immunizzati. È dunque importante sensibilizzare alla conoscenza della vaccinazione e alla sua importanza nella prevenzione.
© Riproduzione riservata