Un linguaggio più semplice, una struttura più chiara e leggibile, maggior focus sugli effetti collaterali. Così potrebbero cambiare le istruzioni d’uso dei medicinali
Una volta a casa il paziente apre la scatola del medicinale e inizia a leggere il foglietto illustrativo. Un foglio molto grande dove è complicato ritrovare la dose o cercare un’altra informazione. Ripiegarlo poi è impossibile, piuttosto verrebbe voglia di buttarlo. Questa esperienza comune a tutti i cittadini europei ha spinto Aesgp, Efpia e Medicines for Europe, associazioni dell’industria farmaceutica in Europa, ad elaborare una serie di proposte per migliorare i foglietti illustrativi. L’obiettivo è rendere tali fonti di informazione più chiare, comprensibili e utili per i pazienti.
Verso l’alfabetizzazione farmacologica
Lo scopo del foglietto illustrativo è fornire ai pazienti informazioni sull’uso sicuro ed efficace del medicinale e consentirne un uso appropriato. La struttura e il contenuto dei foglietti illustrativi sono strettamente regolamentati a livello europeo. Ma gli stessi pazienti hanno difficoltà nel comprendere appieno il linguaggio tecnico utilizzato. Il foglietto illustrativo dovrebbe soddisfare in particolare le esigenze delle persone con bassa alfabetizzazione sanitaria in Europa. Adattando il testo a questi livelli di alfabetizzazione inferiori, i foglietti illustrativi possono contribuire all’alfabetizzazione farmacologica.
Un linguaggio più comprensibile
In particolare, le associazioni suggeriscono di utilizzare un linguaggio più semplice e accessibile, evitando, quando possibile, termini medici complessi. Una struttura più chiara, con l’uso di sottotitoli, elenchi puntati e un layout più spazioso potrebbe facilitare la lettura e la comprensione delle informazioni. Accorciare il foglietto illustrativo riducendo il numero delle parole ai soli termini essenziali è considerata una priorità.
Focus alla sezione degli effetti collaterali
Molta attenzione anche sulla sezione degli effetti collaterali, spesso fonte di confusione per i pazienti. Del resto, la terminologia medica non è comprensibile per tutti: spesso è difficile distinguere tra controindicazioni e avvertenze. Le associazioni propongono di ordinare gli effetti indesiderati in base alla loro rilevanza e di fornire indicazioni chiare su come agire in caso di comparsa di sintomi. Le aziende suggeriscono anche di omettere dettagli non essenziali, come gli indirizzi dei produttori o i nomi dei medicinali in altri Paesi.
Futuro digitale per informazioni sempre aggiornate
Infine, avvertono le associazioni, non si può non tener conto dei vantaggi della tecnologia. Guardando al futuro, le sigle europee propongono anche versioni elettroniche del foglietto illustrativo, che potrebbe così offrire informazioni più aggiornate, personalizzate e interattive. In questo modo, avvertono, sarà possibile migliorerare ulteriormente l’aderenza alle terapie da parte del paziente.
FOTO i viewfinder / Shutterstock.com
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