Arriva con Firstline l’app ufficiale dell’Agenzia del farmaco per l’uso corretto degli antibiotici. Una guida gratuita per medici e pazienti contro l’abuso, semplice, chiara e gratuita, a portata di click
Firstline è l’app ‘a semaforo’ dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) che in modo semplice aiuta medici e cittadini ad orientarsi sull’uso degli antibiotici. Il paziente ha la bronchite? Semaforo rosso. Vive in una Rsa e ha una diagnosi di polmonite? Deve ricorrere al trattamento. In pratica, selezionando l’infezione da trattare, l’app fornisce una sintesi sulle principali caratteristiche della patologia, sull’opportunità del trattamento antibiotico e sulla eventuale terapia farmacologica. L’intento è di scoraggiare l’uso ‘fai da te’ con l’avvertenza di non assumere mai gli antibiotici senza prima aver consultato il medico. L’app è gratuita e scaricabile dagli store ufficiali di Google e Apple, ma anche dal sito www.firstline.org/aifa.
L’app per tutti
Firstline si basa sulle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per fornire indicazioni sulla gestione delle infezioni più comuni in adulti e bambini. L’Agenzia, in collaborazione con società scientifiche e sindacati medici, ha selezionato e adattato alcune di queste raccomandazioni per l’assistenza extra-ospedaliera, tenendo conto del contesto epidemiologico e della disponibilità dei farmaci in Italia. L’app offre informazioni dettagliate per 10 diverse infezioni: cause (virus o batteri), sintomi, esami diagnostici consigliati e terapie appropriate (antibiotiche e non). Basta selezionare l’infezione per accedere a tutte le informazioni necessarie.
Come funziona il sistema a semaforo
Le terapie antibiotiche indicate in Firstline sono classificate secondo l’OMS, che le suddivide in tre categorie. La categoria “Access”, identificata dal colore verde, comprende antibiotici con spettro d’azione limitato e a basso rischio di induzione di resistenze. Raccomandati come prima scelta per le infezioni più frequenti, come quelle delle vie respiratorie superiori. Gli antibiotici “Watch”, contrassegnati in arancione, hanno uno spettro d’azione più ampio e sono raccomandati solo in casi specifici. Infine, la categoria “Reserve”, segnalata in rosso, include un numero limitato di antibiotici da utilizzare esclusivamente per le infezioni multiresistenti.
Consumo eccessivo di antibiotici: il rapporto AIFA e il ruolo di Firstline
L’app esce in concomitanza con l’ultimo rapporto sull’uso degli antibiotici in Italia di Aifa. In Italia si consumano troppi antibiotici e in modo improprio. Nel 2023 il consumo complessivo è stato pari a 22,4 dosi medie giornaliere ogni mille abitanti, con un aumento del 5,4% rispetto al 2022. Si sono registrati picchi anche del 40% nei mesi invernali che fanno presumere un loro uso sbagliato contro virus influenzali e parainfluenzali, rispetto ai quali sono inefficaci. Quasi la metà della popolazione geriatrica che ne fa uso almeno una volta l’anno con punte di oltre il 60% al Sud. In ambito ospedaliero, dove sono in aumento le infezioni causate da germi multiresistenti, nel 2023 le dosi somministrate ogni 100 giorni di degenza sono state 84. In aumento dell’1,3% rispetto all’anno precedente.
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