Vaccino, guarigione dal Covid o tampone. Cosa cambia dal 1° aprile? Sarà sufficiente il possesso del green pass base per ritornare gradualmente alla normalità: dal lavoro ai ristoranti all’aperto. Per gli over 50 resta, però, l’obbligo vaccinale fino al 15 giugno.
Non solo, in caso di impiego presso strutture sanitarie o RSA, il vaccino è obbligatorio fino al 31 dicembre. È quanto prevede il decreto legge 24/2022 che scrive la parola ‘fine’ allo stato di emergenza iniziato due anni fa con lo scoppio della pandemia.
Covid-19: cosa cambia dal 1° aprile e le nuove regole da seguire
Il 31 marzo finisce lo stato di emergenza ma restano in vigore ancora misure necessarie per contrastare la diffusione del Covid-19. Tra queste l’obbligo vaccinale per chiunque abbia 50 anni o li compia entro il 15 giugno. L’obbligo si allunga fino alla fine dell’anno (31 dicembre) se il cinquantenne lavora a contatto con categorie a rischio: malati e anziani, quindi, in RSA o ospedali. Se l’over 50, invece, è un insegnante non vaccinato potrà tornare a scuola ma non potrà stare a contatto con gli alunni fino al 15 giugno: sarà, pertanto, adibito a nuove mansioni.
Le sanzioni in caso di mancato rispetto delle regole
Cambiano le regole e anche le sanzioni. Il nuovo decreto legge del 24 marzo prevede multe per chi non si attiene alle regole. L’over 50 che non rispetta l’obbligo vaccinale rischia la sanzione, elevata a random. La multa, per un ammontare di 100 euro, sarà inviata a casa dall’Agenzia delle Entrate.
Vaccino Covid: alcuni dati
Dal report settimanale del commissario straordinario all’emergenza sanitaria, del 26 marzo, emergono alcuni dati. Circa 4.490.000 di italiani con età superiore a 5 anni non ha la prima dose di vaccino. Invece, nella popolazione over 50 risultano non vaccinati 1.196.383. Più specificatamente: risulta ancora completamente “scoperto” il 2,52% degli ultraottantenni (115.689), il 3,90% dei 70-79enni (232.127), il 4,37% dei 60-69enni (329.075), il 5,39% dei 50-59enni (519.492), l’ 8,79% dei 40-49enni (771.438), il 7,08% dei 30-39enni (480.725), il 3,71% dei 20-29enni (223.692), il 6,89% dei 12-19enni (318.173) e il 41,02% dei 5-11enni (1.499.693).
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