Prima di alimentare false speranze, è bene chiarire subito una cosa: Finding Rover al momento non è ancora funzionante nel nostro Paese, ma visto il successo di questa App è assai probabile che tra non molto lo diventi anche qui.
Finding Rover infatti funziona solo negli Stati Uniti. Al momento. Tuttavia, come dicevamo, è talmente geniale che a stento si può credere che non sbarcherà anche qui. Perché? Semplice, usa il riconoscimento facciale per ritrovare il proprio pet.
La tecnologia ci viene in soccorso quando Fido si perde (o scappa)
Insomma, niente volantini incollati ovunque e post sui Social Network. Negli Stati Uniti ritracciare il proprio animale smarrito è molto più tech di quello che si possa immaginare. Basta un clic per accedere ad un enorme catalogo e capire dov’è finito. Attraverso il riconoscimento facciale, infatti, Finding Rover crea una sorta di database con centinaia di immagini di cani e gatti ritrovati e incrocia i dati per farli ricongiungere con i legittimi proprietari.
Come funziona l’app Finding Rover
Ovviamente si scarica l’applicazione sul proprio smartphone e si crea un profilo per l’animale domestico. La registrazione è gratuita e semplice. Bisogna poi scattare una foto ravvicinata del volto dell’amico a quattro zampe e caricarla con altre informazioni richieste, come la zona di residenza.
Supponiamo, a questo punto, che il cane (o il gatti) scappi. È sufficiente accedere al profilo registrato e premere un pulsante di attivazione ricerca. La foto viene incrociata con quelle di animali persi e riportati nei canili, tutti catalogati in un database. Grazie ad una sofisticata tecnologia di riconoscimento facciale, il proprietario è poi avvisato dell’avvenuta identificazione.
La percentuale di successo è molto elevata (arriva al 98%) quando la foto da analizzare è frontale. Se la foto è fatta da un lato o è presa dall’alto o dal basso, la precisione scende al 90%.
Tutto dipende anche dai canili
Ovviamente il successo e l’attendibilità di Finding Rover dipendono dai canili. I centri che, ad oggi, collaborano negli Stati Uniti sono oltre 600. Quelli che aderiscono all’iniziativa caricano infatti una foto di ogni animale che entra nelle loro strutture. E il meccanismo funziona anche al contrario. Se, ad esempio, si trova un animale domestico altrui, si può usare Finding Rover per aiutarlo a ritrovare il suo proprietario. Inoltre, grazie alla collaborazione con numerosi canili sul territorio statunitense, l’app ha persino una funzione come servizio di adozione. Sull’app si possono cercare gli animali adottabili e addirittura caricare la foto di un cane o di un gatto per vedere se ce n’è uno adottabile con caratteristiche simili.
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