Dal 7 al 13 maggio FIAPA (Fédération internationale des associations de personnes âgées) e le associazioni ad essa aderenti si sono riunite in Martinica. All’evento era presente anche 50&Più per parlare di longevità, ageismo e tutela degli anziani. Partendo dal tema dell’esperienza delle persone anziane nelle catastrofi naturali e dalla loro testimonianza in tali situazioni, si sono susseguiti incontri istituzionali, convegni e un’assemblea finale che ha chiuso una settimana ricca di momenti di riflessione e proposte.
Oltre 7.500 km di distanza dall’Italia, 6 ore di fuso orario, più di 10 di viaggio aereo. Nel cuore dell’arcipelago caraibico, tra l’Atlantico e il Mare dei Caraibi, la Martinica è famosa per le sue foreste tropicali e pluviali e per le numerose specie di alberi, piante, fiori e frutti che ospita. L’isola, però, è anche un distretto extra-territoriale della Francia e proprio qui, dal 7 al 13 maggio, FIAPA, a cui 50&Più aderisce, ha organizzato diversi incontri sulla condizione degli anziani.
Dall’eruzione del Monte Pelée alla trasmissione intergenerazionale
La Martinica è dominata a nord dal Monte Pelée, un vulcano che nel 1902 eruttò devastando ogni cosa. Partendo dal centenario della rifondazione di Saint-Pierre (1923-2023), città distrutta da questo evento, FIAPA ha messo in risalto l’esperienza delle persone anziane in circostanze estreme come le catastrofi naturali. Con il supporto della “Renaissance”, un’associazione locale guidata da Josiane Regis-Lydi, sono stati organizzati diversi eventi sul tema. Infatti, la Renaissance ha tra i suoi obiettivi la solidarietà e la difesa dei legami tra generazioni e, di certo, un legame da preservare è quello del passaggio di conoscenze e testimonianze che rendono possibile la trasmissione intergenerazionale.
50&Più alla cerimonia di commemorazione di Saint-Pierre e all’incontro con le Istituzioni
L’8 maggio la comunità di Saint-Pierre si è riunita per ricordare l’eruzione vulcanica del 1902 che rase al suolo la città, causando la morte di circa 30mila persone e un numero indefinito di sfollati. Oltre al sindaco Christian Rapha, alle maggiori istituzioni e alla cittadinanza, erano presenti Alain Koskas, presidente di FIAPA, e diverse associazioni aderenti come 50&Più che, durante la cerimonia di scopertura dei cippi commemorativi, è stata rappresentata dal vicepresidente nazionale vicario, Sebastiano Casu.
Nella giornata successiva il sindaco di Saint-Pierre ha accolto FIAPA, Alain Koskas e le altre associazioni aderenti per parlare delle celebrazioni in corso e presentare gli assessori locali. All’incontro c’era Claude Plenet, sindaco di Remire-Montjoli, cittadina della Guyana francese, che ha ricordato l’antico rapporto di fratellanza e gemellaggio con Saint-Pierre: molti degli sfollati dell’eruzione finirono infatti con lo spostarsi in questa città portando con sé il ricordo del trauma e la nostalgia dei luoghi abbandonati.
L’esperienza degli anziani di fronte alle catastrofi. Conoscenze e trasmissioni multigenerazionali
Il cuore di questa settimana di attività internazionali è stato il congresso presso il Centro di Scoperte delle Scienze della Terra a Saint-Pierre. In questo luogo evocativo, simbolo della convivenza della popolazione locale con l’imprevedibilità della natura si è svolta un’intera giornata di incontri, tra interventi e testimonianze, con il convegno L’esperienza degli anziani di fronte alle catastrofi. Conoscenze e trasmissioni multigenerazionali.
“Spesso le nostre orecchie ascoltano storie che i nostri occhi non hanno mai visto”. Sono le parole di Claude Penet, sindaco di Remire-Montjoli. Con un suggestivo collegamento al passato, FIAPA ha invitato tutti i partecipanti a raccogliere e condividere le testimonianze di anziani di tutto il mondo che hanno vissuto calamità come queste. Un modo per parlare così di trasmissione dell’esperienza alle altre generazioni. Attraverso le parole del vicepresidente Casu, 50&Più ha portato un’ampia riflessione sul contributo che le associazioni per la terza età possono fornire alla condizione delle persone anziane anche in questo senso.
L’Assemblea FIAPA: invecchiare oggi in un mondo che cambia
A chiusura di questa settimana, FIAPA si è riunita in assemblea generale in cui il presidente Alain Koskas ha sottolineato l’evoluzione avvenuta nella percezione delle persone anziane. “Dobbiamo rafforzare la nostra lotta contro qualsiasi forma di discriminazione e di maltrattamento”, ha dichiarato Koskas. “Creare una generazione di persone anziane che sappia dare, insegnare, la cui esperienza possa essere di ispirazione anche ai testi di legge. Non serve dare agli anziani maggiori diritti in virtù della loro età, non serve stigmatizzare la loro eventuale fragilità, ma vigilare, sorvegliare il funzionamento delle leggi esistenti e tutelarli”.
Dalle parole del presidente è emerso un impegno costante di FIAPA nell’approvazione di una valida convenzione internazionale che tuteli i diritti degli anziani, andando oltre divisioni geografiche e singoli ordinamenti. A questo è seguito un rapporto sulle attività di tutela e sui progetti attuati delle associazioni aderenti provenienti da varie parti del mondo come Togo, Burundi, Vietnam, Cina, Senegal, Mauritius.
L’impegno della 50&Più: favorire una vita attiva tra le persone anziane
“Il nostro obiettivo è di mettere tutti i nostri associati nella condizione di vivere una vita attiva attraverso molte iniziative a livello locale e nazionale”, ha affermato Sebastiano Casu, vicepresidente nazionale vicario di 50&Più, nel corso del suo intervento. “L’allungamento della vita media ci spinge a considerare i tanti anni in più per i quali appare necessario creare un nuovo progetto di vita che può essere personale, sociale ma anche comunitario. Vorremmo che l’anzianità fosse un periodo in cui si mantiene la creatività e dove coloro che l’hanno raggiunta possano partecipare alla vita sociale in maniera attiva. Bisogna pensare ad un progetto da comunicare alle Istituzioni perché anche queste prendano atto di questi cambiamenti nel tempo”.
FIAPA e 50&Più in Martinica per parlare di tutela degli anziani
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