Street art e abruzzesità, per attuare un cambiamento sociale contro lo spopolamento del borgo di Bisenti, in provincia di Teramo. Un progetto giunto alla quarta edizione, che coinvolge i visitatori in live nella realizzazione delle opere.
L’arte come strumento per fare rivivere il territorio e le tradizioni più antiche. È questa l’idea che anima il Festival di arte Ratike a Bisenti, in Abruzzo, che quest’anno giunge alla quarta edizione. Un progetto, sostenuto dall’amministrazione comunale, che ospita street artist provenienti da tutto il mondo che con le loro opere continuano a ripopolare questo antico paese dell’Abruzzo. Personaggi, simboli e leggende si affacciano dai muri delle case sulle strade di Bisenti, in un museo a cielo aperto che racconta, a chi lo visita e a chi lo abita, la sua storia.
Ripartire dalle “radici” contro lo spopolamento
Il progetto, nato da un’idea dell’assessore comunale alla cultura di Bisenti, Carlo Piccari, e di Matteo Giacobbe esperto in grafica, affronta il problema dello spopolamento “in modo creativo e coinvolgente”. Unendo i tanti stili di street art alla valorizzazione della cultura abruzzese, e delle sue radici. “La parola Ratike significa radici, in dialetto – spiega Federica De Carolis, responsabile PR e social media del progetto – Noi viviamo in un paese di circa 2mila abitanti: molti si sono spostati in città, molti tornano nel fine settimana. Quindi, molte case nel centro storico sono disabitate. Così siamo partiti con un progetto di ripopolamento delle zone disabitate attraverso personaggi metaforici, che gli artisti dipingono. Questo è stato l’input iniziale, che poi ogni artista ha interpretato nelle sue opere. Lavoriamo ogni anno sulla qualità, cercando di dare diversità nelle opere e portare nomi conosciuti nel mondo dell’arte contemporanea”.
Una quindicina di murales, sparsi ad oggi nel borgo, che rappresentano antichi mestieri come i cestai, o prodotti di qualità del territorio come il vino, o antichi merletti come quelli che l’artista polacca NeSpoon ha ritratto sulle facciate di una casa. Opere preziose, che spesso richiedono tempi più lunghi di lavorazione e che hanno creato occasioni di incontro tra artisti e abitanti del borgo.
Il coinvolgimento di abitanti e turisti
“NeSpoon doveva decidere che tipo di merletto dipingere, e ha scelto i merletti fatti da una delle signore più anziane del paese, che abita di fronte alla casa su cui si trova il murales – dice Federica De Carolis – Per l’artista è stato uno shock culturale vedere tanti abitanti offrirle accoglienza. E prima di andare via, ha donato al paese altre piccole opere con merletti, che ha disseminato nel paese. Come ha fatto anche un altro artista, in passato, con alcune mattonelle con dei topolini nascoste in giro per il borgo. Le stiamo ancora cercando!”, aggiunge sorridendo Federica.
Un ripopolamento anche turistico, per questo borgo che da tempo attrae tanti stranieri che acquistano casa nel paese e creano attività imprenditoriali, come B&B. “Abbiamo creato un QR Code con la mappa dei murales. Ad oggi abbiamo avuto circa 14mila scannerizzazioni. È stato un bel risultato vedere quante persone arrivano nel paese – aggiunge Federica – Con questi personaggi metaforici, è arrivato anche un po’ di turismo reale. Alcune persone di Bisenti, che non vivono qui, a volte danno il loro contributo e, quando tornano in paese, portano in giro gruppi di visitatori per vedere i murales”.
Un progetto che, dopo un’iniziale diffidenza degli abitanti di Bisenti, oggi coinvolge attivamente tutta la popolazione bisentina, e le loro case: “Il primo anno trovare qualcuno che ci desse il muro di casa è stato difficile, il paese si sta spopolando e chi rimane è una popolazione anziana che guarda con scetticismo a queste iniziative. Ma adesso sono le persone che ci chiedono di inserire la loro casa nel progetto”, spiega Federica.
Il Festival Ratike 2025, i dettagli
Ospiti della quarta edizione 2025 del Festival Ratike saranno tre artisti, due street artist e per la prima volta una scultrice, originaria del vicino paese di Castelli e che vive in Francia. Lei decorerà una scalinata con piccoli fantasmi, in ceramica abruzzese, ispirandosi alle leggende della tradizione locale.
Il Festival si svolgerà il 6 e il 7 giugno, a Bisenti. Durante i due giorni di eventi e performances artistiche, in cui è coinvolta anche l’associazione Coloriamoci su, si potrà assistere alla realizzazione dal vivo delle opere di street art. L’occasione per diventare parte attiva nel ripopolamento di un borgo storico.
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