Il debutto con la canzone in concorso per tutti gli artisti in gara, con momenti di comicità, sorprese e spazi aperti alla riflessione e al ricordo: la prima serata del Festival di Sanremo si è conclusa con la classifica stilata attraverso i voti della sola sala stampa. Resta l’attesa delle preferenze del pubblico.
Convince i giornalisti, nella prima serata del Festival, Loredana Bertè, tornata sul palco dell’Ariston con “Pazza” dopo quattro anni, quando la giuria di qualità le aveva negato il podio per la sua “Cosa ti aspetti da me”. A 73 anni, con il suo look iconico, conquista questo primo posto provvisorio con un inno all’accettazione e all’amore per sé stessi, seguita da Angelina Mango, figlia d’arte al suo debutto a Sanremo con “La noia”, Annalisa con “Sinceramente” che strizza l’occhio al pop, Diodato con la sua ballata “Ti muovi” e Mahmood con “Tuta gold”, un amarcord sull’infanzia e l’adolescenza con un padre difficile egli attacchi dei bulli.
Marco Mengoni, il primo co-conduttore
Una prima serata che ha visto Marco Mengoni, vincitore della scorsa edizione, vestire i panni inediti di co-conduttore di Amadeus: dall’emozione di aprire il Festival all’esibizione canora con “Due vite” che ha appassionato il pubblico, passando attraverso momenti di ironia e leggerezza, con l’ingresso sul palco con il materassino anti-tuffo di Cavallo Pazzo e la scopa di Gianni Morandi, reinterpretati come “amuleti” per prevenire eventuali emergenze e fuori programma. Ricordando il “caso Fedez- Rosa Chemical” dello scorso anno, Mengoni propone anche il “preser-bacino”, un retino di plastica per il “bacio di tutti senza scandalo”
Temi sociali sul palco
Non mancano quest’anno i brani che puntano i riflettori su temi forti come “Mariposa” di Fiorella Mannoia, un inno femminista contro la violenza di genere, “Autodistruttivo” del trio dei La Sad, che affronta il tema suicidio, “Casa mia” di Ghali che canta della Terra vista dalla prospettiva di un alieno, e “Onda alta” di Dargen d’Amico, che racconta i migranti che affrontano il mare. Proprio Dargen d’Amico, a fine esibizione, ha lanciato un appello per il cessate il fuoco a Gaza, e per rompere il silenzio su quanto sta accadendo dal 7 ottobre scorso.
Il ricordo di Giò Giò Cutolo
Fra gli ospiti di questa prima serata c’era Daniela di Maggio, la mamma di Giovanbattista Giò Giò Cutolo, il musicista di 24 anni ucciso a Napoli il 31 agosto scorso durante una lite per un parcheggio. La sua presenza sul palco è un tributo al figlio che suonava nell’orchestra sinfonica di Sanremo, città nella quale si sarebbe trasferito definitivamente per portare avanti la sua passione. Un monologo toccante, il suo, dedicato alla Napoli delle persone per bene, alla giustizia e contro la violenza.
Un omaggio a Toto Cutugno alla prima serata di Sanremo
Un altro momento emozionante è stato il ricordo di Toto Cutugno, morto il 22 agosto scorso a 80 anni, con la proiezione della sua esibizione al Festival del 1990 con “Gli amori”, accompagnata dalla musica dell’orchestra dal vivo e dal coro del pubblico dell’Ariston.
Il ritorno di Fiorello
A strappare un sorriso ci ha pensato Fiorello, con la sua prima incursione al Festival dall’Aristonello, lo spazio allestito di fronte all’Ariston, dove ha presentato un lungo striscione con la scritta “Ama pensati libero”, ironizzando sull’ultima conduzione del Festival per Amadeus con riferimento al vestito indossato da Chiara Ferragni nella scorsa edizione. Un’ironia che non è sfuggita alla stessa influencer, che via social ha commentato con le emoticon della risata.
Il finto monologo di Mengoni
Quest’anno niente monologhi impegnati ma più spazio alla musica, anche se Mengoni si concede un’eccezione per il suo “finto” monologo, un omaggio ad Anna Marchesini e uno sfottò alla kermesse. “E dolore, e noia, e lacrime e fatica, e silenzio e ansia, e tormento e angoscia e che palle sto Sanremo” chiosa il cantante. Appuntamento a questa sera, con quindici dei trenta cantanti in gara e Giorgia in veste di seconda co-conduttrice.
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