Nella festa del papà i dati di una ricerca condotta dal Censis per Assindatcolf fotografano un quadro ancora non del tutto equo del loro coinvolgimento nelle attività familiari.
Coinvolti nella gestione quotidiana domestica dei figli, ma ancora non in modo del tutto equo rispetto alle mamme. A scattare la fotografia sul livello di partecipazione dei padri in casa è una ricerca condotta dal Censis per Assindatcolf, Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico, contenuta nel 1° Paper del rapporto 2025 family (net) work, intitolato ‘La fatica delle famiglie: una difficile articolazione della domanda di cura’.
Festa del papà: cura dei figli, resta il divario tra uomini e donne
L’indagine, effettuata nel mese di febbraio su un campione rappresentativo di famiglie datrici di lavoro domestico, evidenzia come l’82,8% dei genitori si occupi direttamente dei figli, ma con una differenza di genere marcata, di oltre 7 punti percentuali: l’85,8% delle madri, contro il 78,7% dei padri. Se nelle attività di accompagnamento a scuola o allo sport il divario è minimo (78,2% dei padri contro 79,7% delle madri), la distanza aumenta in compiti più impegnativi come l’assistenza in caso di malattia (81,9% dei padri contro 95,8% delle madri) e il supporto scolastico (67,3% contro 76,6%).
Oltre alla gestione diretta, emerge una differenza significativa anche nella tendenza a delegare la cura dei figli a un lavoratore domestico o a un altro familiare. Gli uomini sono più propensi a esternalizzare questo compito. Il 16,3% dei padri affida la cura dei figli a un altro familiare, rispetto all’8,7% delle madri. Inoltre, se il 5,5% delle famiglie ricorre al supporto di un collaboratore domestico, la gestione quotidiana resta comunque in larga parte sulle spalle della famiglia ed in particolare delle madri.
Stress, fatica e spese: il peso della famiglia grava di più sulle donne
Le differenze di genere emergono anche nella percezione delle difficoltà legate alla gestione familiare, e a sentirle di più sono le donne. Se il 56,8% dei padri ritiene che la cura dei figli sia una fonte di stress emotivo e psicologico, tra le madri questa percentuale sale al 71,3%. Lo stesso vale per la salute fisica: il 59,5% dei padri dichiara che prendersi cura dei figli incide sulla propria condizione fisica, ma la percentuale è ancora più alta tra le madri, che nel 67,4% dei casi riferiscono un senso di stanchezza o affaticamento. Infine, la gestione economica: il 78,4% dei padri ritiene che le spese per la cura dei figli incidano significativamente sul bilancio familiare, ma il dato sale all’89,4% tra le madri, a dimostrazione di una maggiore sensibilità femminile verso il peso economico della gestione familiare.
Padri, un ‘aiuto’ delle madri, piuttosto che una figura alla pari
“Questi dati – dichiara Andrea Zini, presidente di Assindatcolf – dimostrano come i padri siano attivamente coinvolti nella cura dei figli, ma senza un pieno riequilibrio rispetto alle madri. Come riferisce il Censis, il padre è spesso ancora percepito come un ‘aiuto’ alla madre, piuttosto che come una figura alla pari. Gli uomini che si occupano della cura dei figli vengono ancora visti come ‘mamme surrogate’ e talvolta etichettati come ‘mammo’, segno di una mentalità che fatica a riconoscere la genitorialità come un ruolo paritario tra uomini e donne”.
“Lo stereotipo – prosegue – è evidente nei compiti quotidiani. Serve un cambio culturale e politiche di welfare familiare che incentivino una condivisione più equa delle responsabilità in famiglia, un messaggio che vogliamo lanciare proprio in occasione del 19 marzo, Festa del papà”.
Festa del papà: perché la festeggiamo il 19 marzo
La Festa del Papà, con la sua ricca storia e le diverse celebrazioni in tutto il mondo, rappresenta un’occasione speciale per onorare la figura paterna. Sebbene le origini della festa possano essere rintracciate in antiche tradizioni, è interessante notare come la sua evoluzione nel tempo abbia portato a diverse date e modalità di celebrazione.
In Italia, la scelta del 19 marzo, giorno di San Giuseppe, affonda le sue radici nel profondo legame tra la figura del padre putativo di Gesù e l’idea di paternità. San Giuseppe, simbolo di protezione, cura e guida, incarna i valori che si desidera celebrare in questa giornata. La tradizione di dedicare questa data ai padri risale al Medioevo, quando la Chiesa cattolica iniziò a riconoscere l’importanza di San Giuseppe come modello di padre. Poi, nel 1479, Papa Sisto IV proclamò San Giuseppe protettore dei padri di famiglia e patrono della Chiesa universale.
Tuttavia, la Festa del Papà non è celebrata ovunque nello stesso giorno. In molti Paesi del mondo, come Stati Uniti, Canada e Regno Unito, cade la terza domenica di giugno. Questa differenza di date riflette le diverse tradizioni culturali e storiche che hanno influenzato la celebrazione della paternità.
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