Nel 20° anniversario dell’inizio del progetto, la Giornata coinvolge 29.000 studenti e 1600 insegnanti di 400 scuole. Non solo, anche 400 attivisti della rete nazionale degli Orti Slow Food. Tutti uniti dall’impegno per la tutela della biodiversità e delle risorse naturali.
Imparare a capire e a esprimere le proprie emozioni con l’aiuto della natura, saperla leggere attraverso i sensi, riscoprirsi parte di essa attraverso le iniziative svolte nell’orto e le attività didattiche che spaziano tra scienze, arte e cucina. Sono alcuni dei temi al centro della Festa degli Orti Slow Food che si celebra l’11 novembre.
Giunta al suo 20° anniversario coinvolgerà 29.000 studenti e 1600 insegnanti di 400 scuole, oltre a 400 attivisti della rete nazionale degli Orti Slow Food di comunità nata a maggio con l’impegno di tutelare la biodiversità e le risorse naturali.
Gli Orti Slow Food, a scuola e nelle comunità
Nato dagli Edible School Gardens di Slow Food USA e approdato in Italia nel 2004, l’Orto Slow Food è il principale strumento di educazione alimentare, del gusto e ambientale dell’Associazione. La Festa degli Orti sancisce un momento simbolico importante per studenti, insegnanti, genitori, nonni e produttori locali.
A vent’anni dalla sua nascita, nel 2024 il progetto si è esteso anche agli Orti di comunità (urbani, sociali, conviviali, collettivi o terapeutici). L’obiettivo è coinvolgere una platea più ampia possibile di persone, che vedono questa attività come un’occasione di svago e di scoperta. In Campania, ad esempio, partecipano alla Festa 22 scuole, 88 classi, 1580 studenti e studentesse e 3 comunità.
Il tema di questa edizione di Orti Slow Food
Il tema del 2024 è la relazione dell’essere umano “con” la natura e “nella” natura. Si inserisce nel percorso avviato con l’ultima edizione di Terra Madre Salone del Gusto. Rafforza la visione del cibo come nutrimento, cultura, convivialità, piacere, e come elemento potente di connessione con la terra. Tra le attività promosse c’è anche l’invito a firmare l’appello perché l’educazione alimentare venga inserita come insegnamento nelle scuole italiane di ogni ordine e grado.
«Coltivare è un percorso di crescita e consapevolezza. Nell’orto impariamo a vivere in armonia con la natura, a rispettare i suoi ritmi e a cogliere ogni sua sfumatura, a comprendere il valore della cura e dell’attesa. Salvaguardiamo non solo varietà autoctone e metodi di coltivazione, ma anche legami e relazioni, evidenziando l’importanza del lavoro di squadra e dell’impegno collettivo per il bene comune – sottolinea Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia -. Oggi, come vent’anni fa, consideriamo l’orto un’aula a cielo aperto e un’attività quotidiana a servizio dell’educazione e della didattica. Ma oggi, più di allora, crediamo che sia urgente dedicarsi all’educazione alimentare delle giovani generazioni, perché abbiano gli strumenti per decidere come alimentarsi, perché, a differenza di ogni altra merce, il cibo diventa noi. Attraverso scelte consapevoli d’acquisto, soprattutto nell’alimentazione, determiniamo quale filiera produttiva sostenere: mangiare, diceva Wendell Berry, è un atto agricolo!».
La Natura in tutte le sue forme: colori, semi e assaggi leguminosi
In occasione della Festa sono stati consegnati 463 kit, ognuno destinato a un orto, contenente diversi materiali, tra cui la cornice in cui riporre l’”Arcimboldo in orto”. Scuole e comunità sono infatti invitate a esprimere la loro creatività attraverso la realizzazione di un’opera d’arte con materiali naturali (frutta, verdura, erbe di stagione, foglie, legnetti, fiori, pietre, terra). Fino al 18 novembre possono partecipare all’iniziativa di Slow Food Educazione, scattando una foto del proprio quadro e condividendola sui social con gli hashtag #ortislowfood e #arcimboldoinorto.
Il kit contiene anche gli assaggi di due legumi speciali, le fave Cottoia di Modica e i lupini in salamoia, ai quali si aggiungono una bustina di semi di fave, un sacchetto di legumi misti da seminare, per rendere ancor più variegato l’ecosistema dell’orto. Non mancano le schede didattiche, per le scuole e non solo, da fare durante l’anno scolastico: attività per esercitare l’olfatto e l’udito, tarate sulle diverse fasce d’età, consigli su come coltivare l’orto e altre proposte da organizzare in aula o all’aperto.
[Foto Apertura: Orti Slow Food – Fossano (Cn) – ph. Alessandro Vargiu]
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