Tagliare i costi senza rinunciare alla salute: l’importanza dei farmaci equivalenti e biosimilari. Un’opportunità mancata per il Sud
L’accesso ai farmaci equivalenti e biosimilari in Italia è un’occasione da non mancare per ottimizzare la spesa farmaceutica e migliorare l’accesso alle cure. In occasione del congresso annuale Sif, ( Sorrento, 13 al 16 novembre 2024) Michele Uda, direttore generale di Egualia, intervistato da FarmaciaVirtuale.it ha affrontato il tema dell’accesso ai. Egualia, dunque, evidenzia un punto cruciale nel sistema farmaceutico italiano: la necessità di promuovere l’uso di farmaci equivalenti e biosimilari. Ciò rappresenta un doppio vantaggio: per la spesa sanitaria, certo, ma soprattutto per il paziente. Questi, infatti, può ricevere, a costi contenuti, la stessa qualità di terapie per quelle patologie dove l’ostacolo economico è ancora molto sentito.
L’Italia deve fare di più
Uda ha evidenziato le disparità esistenti tra le regioni del nord, che presentano un maggior utilizzo di tali soluzioni terapeutiche, e quelle del sud, che risultano più indietro. Il direttore generale di Egualia ha poi ricordato come l’Italia sia in ritardo rispetto ad altri paesi europei per l’uso di farmaci equivalenti e biosimilari. Molto spesso, però, questo è un fatto legato alla scarsa informazione e conoscenza da parte del paziente e alla scarsa industrializzazione. Dunque risolvibile con l’alleanza tra governance e aziende per un sistema sanitario più sostenibile e le campagne di sensibilizzazione per la cittadinanza.
Farmaci generici equivalenti, l’alternativa economica e sicura
Secondo l’OMS, il generico è un medicinale intercambiabile con il prodotto originale e che viene messo in commercio dopo la scadenza del brevetto e del certificato complementare di protezione del prodotto originale stesso. Il generico equivalente, in pratica, è un medicinale a base di uno o più principi attivi, prodotto industrialmente, non protetto da brevetto. In Italia, infatti, viene messo in commercio normalmente senza un marchio commerciale definito, ma sotto la cosiddetta Denominazione Comune Internazionale. È importante ricordare che – a tutela del consumatore – nessun medicinale può essere commercializzato nella Comunità Europea senza aver ottenuto un’autorizzazione all’immissione in commercio da parte di una autorità regolatoria nazionale o europea.
Farmaci biosimilari, l’alternativa ai biologici originali
I farmaci biologici, prodotti da organismi viventi, rappresentano una svolta nella cura di molte malattie gravi come i tumori, la sclerosi multipla e l’artrite reumatoide. A differenza dei farmaci tradizionali, ottenuti per sintesi chimica, i biologici sono più complessi e spesso prodotti da cellule ingegnerizzate. Una volta scaduta la protezione brevettuale, è possibile produrre biosimilari, farmaci molto simili ai biologici originali ma a costi più contenuti. Sebbene non siano identici, i biosimilari garantiscono la stessa sicurezza ed efficacia del farmaco di riferimento.
L’impegno di Egualia
Egualia si impegna a promuovere un maggior ricorso a soluzioni terapeutiche con l’impiego di farmaci equivalenti e biosimilari attraverso iniziative di formazione e informazione, in collaborazione con le istituzioni regionali e nazionali. L’obiettivo è individuare un sistema per rendere industrialmente sostenibili i medicinali. In particolare, per quanto riguarda l’Italia, è necessario migliorare la situazione in regioni come Lazio, Campania, Sicilia e Puglia, dove è fondamentale incrementare la formazione, l’informazione e l’utilizzo di tali tipi di farmaci.
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