È partita l’iniziativa della Croce Rossa, in collaborazione con la digital intelligence company The Fool, “Fake news: non fatevi contagiare”. Al grido di “Vera Salute”, l’obiettivo è quello di sviluppare tattiche di contrasto alla disinformazione sanitaria, diffondere informazioni corrette sulle fonti in cui normalmente si condividono fake news e dotare la rete di contenuti veritieri.
“Abbiamo creato un vero e proprio Osservatorio per una corretta informazione sulla Salute”, dice Rosario Valastro, Presidente Nazionale della CRI. “Con questo bando, lanciato dal Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio che la CRI si è aggiudicata, vogliamo promuovere l’alfabetizzazione sanitaria digitale e contribuire a rendere un’informazione corretta per i cittadini”.
“Fake news: non fatevi contagiare”: già pubblicati due rapporti
All’attivo già i primi due report. Il primo sulle fake news in circolazione sul tema della donazione del sangue. Un ambito nel quale non sono poche le informazioni sbagliate in circolazione. Ad esempio: la donazione del sangue causa HIV? I donatori ricevono soldi in cambio della donazione? La donazione del sangue causa effetti collaterali gravi? Le scorte sono sempre al minimo? Non si può donare il sangue dopo aver ricevuto il vaccino Covid? O ancora: il sangue dei vaccinati Covid viene buttato via?
Il secondo, invece, prende di mira le molte fake news che circolano nel senso comune durante l’estate. Il rapporto pubblicato online dalla Croce Rossa snocciola tutte le informazioni scorrette più diffuse. Come la credenza che l’abbronzatura protegga dalla luce solare o che utilizzare latte o yogurt allevi le scottature. O ancora che l’abbronzatura artificiale sia più sicura dell’esposizione al sole, che i prodotti solari scadano dopo un anno, che la crema solare blocchi completamente la produzione di vitamina D o che fare il bagno dopo mangiato aumenti il rischio di congestione e annegamento.
“Fake news: non fatevi contagiare”: l’impegno della CRI e di The Fool
A queste fake news la CRI risponde smentendone la veridicità e dando informazioni corrette. Il rapporto è frutto di un progetto, quello dell’Osservatorio sulle fake news sulla Salute, che opererà per un anno intero e si concentrerà su un tema al mese su cui elaborare una corretta informazione rivolta ai cittadini, contrastando così di volta in volta le relative fake news più diffuse. Negli ultimi anni, infatti, il fenomeno della disinformazione sanitaria sul web ha raggiunto purtroppo un pubblico sempre più vasto di utenti, toccando l’apice durante la pandemia da COVID-19. La condivisione di notizie false o fuorvianti è un fenomeno che coinvolge una popolazione eterogenea e trasversale di follower di siti e pagine internet, includendo quasi tutte le fasce della popolazione. Inoltre, secondo un’indagine svolta da The Fool su un campione di 1000 utenti rappresentativi della popolazione italiana tra i 16 e i 65 anni, le fake news sono al terzo posto tra i fattori di internet con un impatto maggiormente negativo sulla vita di chi naviga.
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