Il Servizio Civile si trasforma e diventa tecnologico, anzi “digitale”. Grazie al finanziamento contenuto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, infatti, mille giovani diventeranno “facilitatori digitali”. Saranno il sostegno di migliaia di cittadini, aiutandoli ad acquisire le nozioni digitali di base.
L’obiettivo del progetto, infatti, è quello di “colmare il divario di competenze con almeno il 70% di popolazione digitalmente abile, entro il 2026”.
I mille giovani volontari riceveranno una formazione e opereranno nell’ambito dei progetti degli Enti iscritti all’albo del Servizio Civile Universale. I facilitatori opereranno sul territorio e negli spazi destinati ad assistere i cittadini che hanno bisogno di un aiuto per imparare l’utilizzo delle tecnologie, e al termine del servizio riceveranno una specifica certificazione. Gli enti che desiderano partecipare all’iniziativa hanno tempo fino al 29 luglio 2021 per presentare i propri progetti.
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