Come si fa a riconoscere se, tutto quello che leggiamo in Rete, è vero? Quali sono i parametri per capire se dobbiamo fidarci o meno? Domande a cui non è facile rispondere ma che richiedono molto più di un semplice “occhio critico”.
Intanto, Mark Zuckerberg, il re dei Social Network, è sceso nuovamente in campo per combattere contro le fake news. Nelle scorse settimane, infatti, ha annunciato il via ad una campagna informativa per aiutare gli utenti a riconoscere ed evitare le tante notizie false di cui ormai il web è stracolmo.
Questa iniziativa di Facebook contro le fake news, grazie anche alla collaborazione con alcuni partner per il fact-checking – nel lessico giornalistico indica la “verifica dei fatti” -, vuole contribuire a diminuire la disinformazione che circola in Rete. Soprattutto in materia di Covid-19.
Tre domande per sradicare le falsità
Il titolo della campagna che nelle prossime settimane apparirà come banner sulla piattaforma, attraverso una serie di annunci pubblicitari, è Le tre domande per aiutare a sradicare le notizie false. Basterà collegarsi ad un sito web dedicato.
Gli annunci chiederanno alle persone di mettere in discussione le informazioni che vedono sulla loro bacheca, ponendosi alcune domande:
- Da dove viene? (Se c’è una fonte, cercala)
- Cosa manca? (Non fermarti al titolo, leggi tutto l’articolo)
- Come ti fa sentire? (Chi costruisce notizie false cerca di manipolare le emozioni)
Non si tratta di una campagna massiccia: all’inizio, infatti, raggiungerà soltanto un limitato numero di persone in Europa, nel Regno Unito, in Medio Oriente, in Turchia e in Africa. Il monitoraggio avverrà attraverso alcuni sondaggi, nei quali verrà chiesto alle persone cosa hanno imparato dall’iniziativa.
In base alle risposte ottenute, Facebook e i suoi partner cercheranno di creare altre iniziative di alfabetizzazione mediatica, da proporre nei mesi successivi.
Le notifiche di contesto: ma quanto sono vecchie alcune informazioni?
Oltre alla dichiarazione di guerra alla fake news, sempre nelle ultime settimane, Facebook ha inserito un’altra importante funzionalità: le notifiche di contesto. Grazie ad esse, gli utenti potranno sapere se gli articoli che stanno per condividere sono più vecchi di novanta giorni. Quante volte, una notizia risalente ad anni prima viene spacciata per attuale, soltanto perché si inserisce bene nel dibattito su un determinato argomento? La disinformazione passa anche da ciò: il tentativo di far passare per attuali notizie che, in realtà, attuali non sono.
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